Riporto un dialogo fra i due dove si "odora" la gelosia che Nicole prova per Mirko, a sentire di ragazze che lui ha conosciuto in passato ...
Sarà giustificata?
“Lo sai che, sempre restando in
tema di ricordi piacevoli, qui un tempo lavorava una ragazza… molto
carina, avrà avuto una ventina d’anni all’epoca. Io mi sedevo
sempre lì”, indicò un punto del bar col dito, “per osservarla
di spalle mentre preparava il caffè. Ma quanto mi piaceva! Lei,
vedendomi sempre là, sicuramente qualcosa aveva sospettato …”
Nicole storse il naso:
“Ma bravo, che bella faccia tosta
possiedi a raccontare queste cose alla tua ragazza! Piuttosto, spero
di non incontrarla io, quella lì!”
“Ah ah! Non farai mica la gelosona
adesso!”
“Tu l’hai detto apposta
per ingelosirmi!”
“Beh, in effetti … la tua
reazione mi è piaciuta. Ma si parla di quando avevo sì e no undici
anni!”
“I bambini in quell’età pre
adolescenziale sono terribili. Mi ricordo i miei compagni di classe:
appena vedevano una donna, non ti dico i loro commenti sudici!”
“Hai ragione, ma io non ero così.
I miei amici erano tutti così, e lo sono ancora, ma io no.”
Nicole non ne dubitava, e lo guardò
in modo rassicurante.
“Ti interesso veramente io?”
“Ma che domande fai! Certo, se no
non starei qui a perdere tempo con te!” la tranquillizzò il
ragazzo, con una smorfia amichevole. “Perché me lo chiedi? Mi
sembra di fartelo capire abbastanza bene … c’è qualcosa che non
ti convince in me? Dimmi pure tutto, non voglia che tu ti tenga
dentro qualcosa.”
“No, figurati. E’ tutto
perfetto, ma …” sospirò “ti amo così tanto che ho sempre
dentro di me questa paura che… che possa finire, ecco.”
“Ma va là, che sciocchezze… Io
non lo penso, perché mi fido di te.”
“Non è mancanza di fiducia, è …
semplice paura.”
Mirko ci teneva quanto Nicole a
questo rapporto e la stessa paura di Nicole in realtà tormentava
sempre anche lui, ma siccome era speranzoso e ottimista a riguardo,
preferì non confessargliela."
E poco dopo:
"Seduti vicini, le prese la mano e la
coprì ripetutamente di tanti piccoli bacetti. Poi le volle strappare
il primo bacio vero di quella giornata. La sua bocca sapeva ancora di
latte macchiato.
Appena staccate le labbra dalle sue,
Nicole gli fece una domanda inaspettata:
“E della Carla, cosa pensi?”
Mirko aveva capito bene, ma sperava
tuttavia di essersi sbagliato.
“Come?”
“Hai capito bene, della Carla…”
“La Carla? Parli di quella
della palestra? Cosa c’entra la Carla?”
“Quel giorno, quando sei venuto a
prendermi in palestra, sembravate … affiatati. E’ molto che la
conosci?”
“Ma stai scherzando? Pensi che mi
interessi la Carla? Ti faccio presente che è più anziana di me, e
anche se non lo fosse, non ho mai provato il minimo sentimento per
lei! Non farti venire in testa strane idee. Che cosa ti prende,
Nicole!”
Mirko in genere era tranquillo, ma
per rispondere a quella domanda, per lui assurda, si alterò
leggermente. Nicole, suo malgrado, si accorse di aver guastato un
momento stupendo.
“Come fai a sospettare che ti
metta le corna o che sia attratto da un’altra? Non mi piace mica
che pensi queste cose … Io ti amo tantissimo, non mi sognerei mai
di farti un simile torto!”
E si girò dall’altra parte,
sbuffando e scuotendo la testa.
Nicole lo guardò pensierosa, senza
sapere cosa rispondere. E le venne un’ulteriore paura. Ora che
aveva finalmente trovato un ragazzo d’oro, dopo averlo cercato
tanto a lungo, oltre a crearsi tante ansie infondate sul fatto che
lui potesse tradirla, avrebbe rischiato di perderlo se avesse
continuato a tormentarlo con queste sue paranoie!"
(dal capitolo 16)
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