venerdì 22 febbraio 2013

Se Paolo mi rubasse Nicole...

Mirko e Nicole sono sdraiati sul letto dei genitori di lui, e Mirko è pensieroso poiché rimugina ancora su una cosa che gli ha detto Paolo.  Gli aveva proposto, scherzando, di "scambiarsi" le ragazze. Ovviamente Mirko lì per lì non ci crede, ma conoscendo il potente sex-appeal del suo amico e la sua reputazione di "Casanova", la cosa non lo fa stare tranquillo. Nicole è una ragazza che potrebbe piacere a chiunque, e Paolo a conquistare le donne non ci mette tanto.


" “E allora ci deve essere qualcos’altro che ti tormenta. La capacità di leggerti nel pensiero mi piacerebbe possederla, ma purtroppo non mi è ancora stata concessa!” scherzò Nicole.
A un certo punto, con stupore della ragazza, Mirko scoppiò a ridere, ma era una risata amara, un po’ forzata. Nicole lo guardò perplessa, incerta se ridacchiare pure lei o no. Mirko si sforzò di parlare:
“Scusa … ah ah! Scusa. E’ che… non sei l’unica a fare sogni terribili, credimi! Devi sapere che stanotte mi sono svegliato di soprassalto, perché ho sognato che …” si interruppe, per ridere più saporitamente. Erano bastati pochi minuti per guastare l’atmosfera romantica.
“Insomma! Se continui a fare lo stupido me ne torno a casa a finire di studiare, come avrei dovuto fare! Se lo sa mia madre …” Mirko si sforzò di tornare serio.
“Ho sognato che … che tu mi tradivi con Paolo, ecco tutto! Che storia assurda, ragazzi!” in realtà era una bugia, raccontata al solo scopo di vedere la reazione di lei. La quale, con una smorfia, scosse la testa e si sdraiò di nuovo, buttandosi il guanciale sulla faccia. Poi rispose:
“Naturalmente non c’è bisogno che ti dica che gli incubi sono solo incubi. Lo sai che stai dicendo la cosa più assurda e improbabile di questo mondo? Paolo, figurati …”
Mirko era tornato quello serio di pochi attimi prima.
“E’ assurdo sì, ma io non è di te che non mi fido, è di lui. Insomma, lui sa come comportarsi per conquistare una donna, è molto … sveglio. Ne ha avute tante prima di Consuelo! Stai attenta. Se la storia fra lui e Consuelo dovesse finire, io… non so se riuscirei più a dormire sonni tranquilli!” "
(dal capitolo 18)

mercoledì 13 febbraio 2013

PRIME INCOMPRENSIONI

Negli immeditati scorsi spezzoni del romanzo, abbiamo visto che Mirko e Nicole hanno trascorso una giornata fantastica, allontanandosi da Soledoro, ma dopo un po' lei ha avuto timore per un'eventuale fine della loro storia. Saranno sospetti in fondati? Prime incomprensioni? O classiche paure d'amore? Fatto sta che, almeno per il momento, Mirko si è dimostrato il fidanzato ideale, quello che tutte vorrebbero. Vi lascio quindi con un quesito: il fidanzato ideale sarà quello capace di durare per sempre e di mettere a tacere anche le voci più profonde del suo vero essere? Questo lo scopriremo soltanto andando avanti....

DI NUOVO QUI

Dopo un anno, finalmente questo blog ha ripreso a funzionare e ne sono davvero felicissma e ancora complimenti a Carolina!

venerdì 8 febbraio 2013

"Spero che tu sia quello giusto per lei"...


Mirko viene a prendere Nicole. Lei ha appena avuto quell'incubo, così al citofono, ancora scossa, gli risponde male. Lui intuisce tutto però. Ma la mamma di Nicole, la signora Domini, non sa dell'incubo e teme che vi sia stata qualche "scaramuccia" fra i due...

" [signora Domini] “E’ successo qualcosa, per caso? Cioè… va tutto bene con Nicole? Dico così perché mi sembrava, da come ha risposto al citofono, che …”  Mirko la interruppe subito:
“Non si preoccupi, è tutto a posto, anzi, va tutto a meraviglia, non potrebbe andare meglio, le dirò. Aveva appena fatto un incubo, di sicuro c’entravo io, ci metterei la mano sul fuoco! Se no come si spiegherebbe quella reazione?”
“Ah, adesso capisco! Sai, lei in genere mi racconta sempre tutto. E io voglio che sia felice, dopo tutti i dispiaceri che ha avuto. E tu, credo proprio che ti stia impegnando in questo tentativo, ti ringrazio. Spero che tu sia quello giusto, Mirko.”
Mirko d’un tratto impallidì, non sapendo che rispondere. Sorrise timidamente e volse la testa altrove. Si sentì giudicato, come la prima volta che aveva incontrato la signora - non poteva averla incontrata in un modo peggiore!-  con la stessa paura di avere fatto o di fare delle mosse sbagliate. Insomma, si sentiva un idiota. Aveva una grande responsabilità; e poi, la signora aveva detto che sua figlia le raccontava tutto? Anche i momenti più intimi? Aveva tutte le ragioni per impallidire.
“Sua figlia è una ragazza meravigliosa, signora, mi creda, non ne ho mai incontrata una così. E non deve essere facile trovarne come lei in giro. Specie da queste parti, con gente così … superficiale.”  replicò serio."                                   (dal capitolo 17)

Ancora una volta, la signora Domini è capace, senza volerlo, di mettere Mirko sotto pressione, con le sue premure e le sue critiche. E'il suo carattere. Lei vuole solo il bene della figlia, che è tutta la sua vita. E fa capire a Mirko, tra le righe, che qualunque mossa falsa farà, potrebbe pentirsene amaramente.
Mirko vuole bene a Nicole, ma questa eccessiva protezione da parte della madre un po'lo infastidisce e lo condiziona. La frase "Spero che tu sia quello giusto", poi, metterebbe in soggezione chiunque ...

domenica 3 febbraio 2013

venerdì 1 febbraio 2013

Che spavento ...

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"Era una sera buia, senza luna, e Nicole camminava sulla pista ciclabile che costeggia il parco nei pressi della stazione, tranquilla e spensierata. Sola. Le sue scarpe risuonavano sul selciato nero. Tutti i brutti pensieri che le inquinavano la mente vennero cancellati non appena pensava a lei e Mirko. Solo il pensiero di stare insieme al ragazzo che amava più della sua vita, la consolava dell’esistenza piatta e monotona che conduceva. Mentre la sua mente vagava, e il freddo rigido del parco saliva, non molto distante da lei scorse una figura familiare. Aveva la camminata di Mirko, ma sì, era lui, che veniva verso di lei! Euforica, stava per corrergli incontro con foga, proprio come aveva fatto nel piazzale della scuola. Che voglia aveva di abbracciarlo e sentire il suo cuore battere!
Ma all’improvviso, con immenso e inaspettato rammarico, venne urtata da un’altra ragazza, sconosciuta, con una lunga chioma di capelli fluenti, che era intenta a correre a più non posso in direzione di Mirko. Nonostante i tacchi alti e gli abiti chic che indossava, non sembrava avesse tanta paura di cadere sul selciato duro e sbucciarsi un ginocchio. Nicole si bloccò, col cuore impietrito, a osservare la scena e a sperare che non succedesse quello che temeva. E invece successe; ecco Mirko e la malefica sconosciuta che si abbracciavano e si baciavano profondamente, come facevano loro, come due perfetti innamorati! E mano nella mano, si allontanavano insieme, mentre Nicole, con impeto disperato, gridava a squarciagola il nome del suo ragazzo, ma invano, perché né lui né la sconosciuta sentivano, o fingevano di non sentire.
“Mirkoo! Amore mio! Torna indietro… dove vai!! Non andare con lei! Non puoi farmi questo! Io ti amo!! Soltanto io ti amo!!” "                   (dal capitolo 17)

Come si scoprirà nelle righe successive, questo spiacevole racconto non sarà che un brutto incubo avuto da Nicole. Tanto che, per qualche momento, le rimane così impresso nella mente che teme fortemente non sia stato solo un incubo ...

giovedì 31 gennaio 2013

Recensione

E' stato recensito nuovamente il mio romanzo !
Non diventerò mica importante ?
Ecco il link della recensione.


http://ilmiolibro.kataweb.it/reader_dettaglio_recensione.asp?id_recensione=5645

Non mi sarei mai aspettata delle parole così auliche :-)


Momenti di felicità davanti alla scuola ...


Mirko e Nicole si amano come non mai, e sono felici. Sono cotti l'uno per l'altra. E sebbene siano riservati, non esitano a mostrare evidenti manifestazioni del loro immenso affetto in pubblico, anche nel piazzale della scuola. Il vero amore deve essere mostrato apertamente e non nascosto!


" “Ehm, buongiorno, sono Mirko. Sono venuto a prendere Nicole.” rispose pronto, quando udì la voce della signora Domini che rispondeva al citofono.
“Ciao Mirko! E’ già partita, saranno una decina di minuti; doveva aspettarti?”
“No, oggi volevo farle una sorpresa. Grazie, buona giornata e a presto!”
In effetti erano già le otto passate. Nicole era ferma davanti all’entrata. Quando notò il suo ragazzo da lontano, le ci volle poco per capire che doveva corrergli incontro. Lui si fermò e mutò espressione non appena la vide, ferma immobile, che non aspettava altro che lui. Le fece un timido sorriso, che funse da molla per farla incamminare verso di lui. Lui fece lo stesso; quando vide che Nicole incominciava a correre, si affrettò pure lui. Si correvano incontro. In una scena sul modello di quella de “Il tempo delle mele”, si ritrovarono abbracciati, ancora stanchi e col fiatone.
Mirko la sollevò da terra e le fece compiere un giro completo intorno a lui, ridendo come due bambini felici. Naturalmente non si erano accorti che mezza scuola li stava osservando. Era la prima volta, da quando erano insieme, che davano segni pubblici così evidenti del loro amore.
Alcuni battevano le mani, fra cui Paolo e Johnny, che gridavano divertiti:
“Evviva i fidanzatini! Evviva!”
L’euforia di quel dolcissimo momento, che aveva fatto scordare a Mirko la sua riservatezza, si affievolì un poco quando Nicole iniziò a baciarlo appassionatamente. Nonostante ne avesse tanta voglia, l’imbarazzo di abbandonarsi al suo amore smisurato in pubblico, specialmente in quel pubblico di adolescenti infantili e stupidi, si fece sentire.
“Guardati intorno! Ma che avranno da guardare? Se pensassero agli affari loro una volta ogni tanto!” sussurrò, senza però staccare le labbra dalle sue.
“Lo fanno perché anche loro sanno che siamo stupendi. Tutto il mondo lo deve sapere!”
“Sei adorabile. Grazie per avermi telefonato stanotte, stavo per farlo io in quel preciso istante, te lo giuro! E’ incredibile!”
“Non ringraziarmi. Dobbiamo andare in classe ora. Non ho proprio voglia di staccarmi da te. Amore mio …” voleva dire qualcos'altro, ma si limitò ad appoggiare il capo sul suo petto, dolcemente. Poi, mano nella mano, seguirono anche loro, senza alcuna voglia, l’afflusso di gente che entrava al liceo scientifico."                   
               (dal capitolo 17)

Si può dire che il loro rapporto sentimentale stia attraversando la sua fase clou, i suoi momenti più belli e importanti. Momenti che, visti da persone invidiose, potrebbero causare rodimenti e gelosie ...

mercoledì 30 gennaio 2013

La gelosia...

Mirko e Nicole, in una fredda mattina di gennaio (1990) sono saliti su un paesino di montagna, dove Mirko andava in vacanza da ragazzino. Quale migliore occasione per conoscersi meglio, stare vicini, godere insieme del panorama?
Riporto un dialogo fra i due dove si "odora" la gelosia che Nicole prova per Mirko, a sentire di ragazze che lui ha conosciuto in passato ...
Sarà giustificata?

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“Lo sai che, sempre restando in tema di ricordi piacevoli, qui un tempo lavorava una ragazza… molto carina, avrà avuto una ventina d’anni all’epoca. Io mi sedevo sempre lì”, indicò un punto del bar col dito, “per osservarla di spalle mentre preparava il caffè. Ma quanto mi piaceva! Lei, vedendomi sempre là, sicuramente qualcosa aveva sospettato …”
Nicole storse il naso:
“Ma bravo, che bella faccia tosta possiedi a raccontare queste cose alla tua ragazza! Piuttosto, spero di non incontrarla io, quella lì!”
“Ah ah! Non farai mica la gelosona adesso!”
“Tu l’hai detto apposta per ingelosirmi!”
“Beh, in effetti … la tua reazione mi è piaciuta. Ma si parla di quando avevo sì e no undici anni!”
“I bambini in quell’età pre adolescenziale sono terribili. Mi ricordo i miei compagni di classe: appena vedevano una donna, non ti dico i loro commenti sudici!”
“Hai ragione, ma io non ero così. I miei amici erano tutti così, e lo sono ancora, ma io no.”
Nicole non ne dubitava, e lo guardò in modo rassicurante.
“Ti interesso veramente io?”
“Ma che domande fai! Certo, se no non starei qui a perdere tempo con te!” la tranquillizzò il ragazzo, con una smorfia amichevole. “Perché me lo chiedi? Mi sembra di fartelo capire abbastanza bene … c’è qualcosa che non ti convince in me? Dimmi pure tutto, non voglia che tu ti tenga dentro qualcosa.”
“No, figurati. E’ tutto perfetto, ma …” sospirò “ti amo così tanto che ho sempre dentro di me questa paura che… che possa finire, ecco.”
“Ma va là, che sciocchezze… Io non lo penso, perché mi fido di te.”
“Non è mancanza di fiducia, è … semplice paura.”
Mirko ci teneva quanto Nicole a questo rapporto e la stessa paura di Nicole in realtà tormentava sempre anche lui, ma siccome era speranzoso e ottimista a riguardo, preferì non confessargliela."  

E poco dopo:

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"Seduti vicini, le prese la mano e la coprì ripetutamente di tanti piccoli bacetti. Poi le volle strappare il primo bacio vero di quella giornata. La sua bocca sapeva ancora di latte macchiato.
Appena staccate le labbra dalle sue, Nicole gli fece una domanda inaspettata:
“E della Carla, cosa pensi?”
Mirko aveva capito bene, ma sperava tuttavia di essersi sbagliato.
“Come?”
“Hai capito bene, della Carla…”
“La Carla? Parli di quella della palestra? Cosa c’entra la Carla?”
“Quel giorno, quando sei venuto a prendermi in palestra, sembravate … affiatati. E’ molto che la conosci?”
“Ma stai scherzando? Pensi che mi interessi la Carla? Ti faccio presente che è più anziana di me, e anche se non lo fosse, non ho mai provato il minimo sentimento per lei! Non farti venire in testa strane idee. Che cosa ti prende, Nicole!”
Mirko in genere era tranquillo, ma per rispondere a quella domanda, per lui assurda, si alterò leggermente. Nicole, suo malgrado, si accorse di aver guastato un momento stupendo.
“Come fai a sospettare che ti metta le corna o che sia attratto da un’altra? Non mi piace mica che pensi queste cose … Io ti amo tantissimo, non mi sognerei mai di farti un simile torto!”
E si girò dall’altra parte, sbuffando e scuotendo la testa.
Nicole lo guardò pensierosa, senza sapere cosa rispondere. E le venne un’ulteriore paura. Ora che aveva finalmente trovato un ragazzo d’oro, dopo averlo cercato tanto a lungo, oltre a crearsi tante ansie infondate sul fatto che lui potesse tradirla, avrebbe rischiato di perderlo se avesse continuato a tormentarlo con queste sue paranoie!"  

(dal capitolo 16)

Come passa il tempo... ma rieccomi qui!

Salve!
Mi scuso (mi scuso poi più con me stessa...) se per quasi un anno non ho pubblicato più niente sul mio blog amato, non so a dire il vero precisamente il perchè, forse perchè durante tutto il 2012 non ho fatto granché di promozione al romanzo, presa da altre cose ...
Ma sapevo che prima o poi avrei ricominicato ad occuparmene e difatti da oggi ovviamente si rimedia !
Subito nuovi post con estratti di Giochi del destino !
Il romanzo finalmente è stato pubblicato in nuova edizione (poche modifiche rispetto alla precedente), NUOVA COPERTINA, molto più "giovane" e fresca, con un'immagine che credo sia inerente al tema trattato (la figura purtroppo è piccola perché non mi è riuscito di ingrandirla col programma del sito ilmiolibro.it!).
Ma la grande novità è LA VERSIONE E-BOOK, a 3,49 euro! Il prezzo comunque è modificabile in qualunque momento, potrei metterlo anche a 1 euro per vendere di più (anche se io non ci guadagnerei nulla), se volessi per esempio fare esclusivamente promozione del romanzo e diffonderlo il più possibile senza mirare al guadagno ma solo alla sua diffusione.

Al lavoro!

Invito anche la mia cara "collega" Valentina, lettrice e fan dei miei due lavori, a scrivere commenti e nuovi post se lo desidera.

NOVITA' !!

NUOVA EDIZIONE DI "GIOCHI DEL DESTINO" !
NUOVA COPERTINA (MOLTO PIU' BELLA!) ;-)
DISPONIBILE ANCHE IN VERSIONE E-BOOK A 3,49 EURO!

Link diretto alla pagina del romanzo (sempre su www.ilmiolibro.it)

http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=610652


domenica 5 febbraio 2012

LA FELICITA' E LA SOFFERENZA

La felicità e la sofferenza: due sentimenti praticamente opposti, che raggiungono culmini che di solito si raggiungono gradualmente, ma che nel romanzo si raggiungono tutti d'un colpo. Infatti, a volte basta poco per cambiare il destino: ad esempio, la "collera" di Nicole quando conobbe Mirko si è treasformato in un grande amore....., basterà un piccolo "intoppo" per rovinare anche l'idillio?

Effusioni hot, tra i botti di Capodanno...

"Lei gli chiuse la bocca con la mano infreddolita, gli fece cenno con la testa di entrare in casa, così varcarono la soglia e si ritrovarono nel salotto familiare, dove il silenzio che regnava creava un’intimità perfetta per incominciare a scambiarsi dei teneri baci. A dire il vero, si sentiva la voce di Melania che parlava al telefono al piano di sopra, e rideva. Si sentivano attutite le grida festose della gente di Soledoro, che camminava e si faceva gli auguri per strada. Ma loro stavano già festeggiando privatamente, tra loro due, e non erano più interessati a ciò che accadeva intorno a loro. Il loro bacio fu lento e dolce e, col passare dei minuti, diventava sempre più appassionato, i respiri mescolati si facevano più affannosi; e la voglia che avevano l’uno dell’altra li spinse a salire quatti quatti fin su nella stanza di Mirko. Si chiusero la porta alle spalle."

"Con un gesto dapprima esitante, poi più sicuro e meno scrupoloso, le tolse il soprabito, le sfilò la sciarpa e li gettò a terra; le slacciò i primi due bottoni della camicetta di seta. Dopo averle rivolto un timido sorriso, come per chiedere la sua approvazione e quindi non spingersi troppo in gesti che lei poteva non approvare, le accarezzò con la lingua il decolleté, scendendo pian piano verso il seno. Poteva vedere e sentire la pelle vellutata della sua ragazza che rabbrividiva, e i capezzoli che si indurivano. E questo gli provocò una piacevolissima sensazione ai genitali che, in quel momento erotico, desideravano spingersi oltre. Il desiderio del corpo è il desiderio più potente che possa esistere in natura. E l’effetto che gli provocava lei era qualcosa di incontenibile, di sublime; lo affascinava, sì, ma così tanto, al punto di provare un leggero timore di non riuscire a frenare i suoi impulsi “primitivi” e di avventurarsi in un cammino fino ad allora per lui, come pure per Nicole, pressoché inesplorato: il sesso."   (capitolo 15)

Momenti di allegria

La serata prosegue in allegria, tra piacevoli risate e rievocazioni di episodi divertenti specie nell'ambito della scuola. A un certo punto alla piccola Melania viene chiesto di prendere la sua chitarra (lei suona la chitarra) e di suonare dei pezzi famosi, che canteranno i ragazzi tutti insieme, in attesa della mezzanotte.

"Ci fu una carrellata di canzoni, selezionate per votazione, e tra queste vi furono: “Questo piccolo grande amore”, “Io vagabondo”, “La gatta”, “C’era un ragazzo”. Tutti pezzi stupendi che evocavano in continuazione ricordi nella loro mente. Ormai si contavano alla rovescia i minuti che mancavano alla mezzanotte, e fu a questo proposito che Mirko prese la parola per pronunciare un mini discorso di inaugurazione del nuovo anno. Prima di parlare si schiarì la voce:
“Cari ragazzini, approfitto di questi ultimi dieci minuti scarsi, anzi” guardò l’orologio al polso, “nove e mezzo, prima della tanto attesa mezzanotte, per ricordare a tutti che non sta terminando solo un anno, capite? Ma anche un decennio: i mitici, i grandiosi anni Ottanta …”
“Cosa resteràaa di questi anni Ottantaaa!!” lo interruppe la voce canterina di Johnny, che escluse fin dal principio ogni eventuale tentativo di discorso serio.
“Sì, infatti, chissà che cosa resterà, davvero! Chissà se il mondo futuro, nei decenni pronti a venire, potrà portarci più serenità, meno guerre, meno conflitti con i genitori, più amore …”  a quest’ultima parola incrociò gli occhi innamorati di Nicole, come volessero dirgli “certo che ci sarà, le premesse ci sono tutte”. "   (capitolo 14)

giovedì 2 febbraio 2012

L'interesse segreto di Melania...

La sera di San Silvestro si organizza il cenone a casa di Mirko. Gli invitati sono Nicole, Paolo, Consuelo e Giovanni, un amico. Sarà una serata divertente e spensierata. E Melania non si annoierà di certo fra i ragazzi più grandi ...


"Poco più tardi arrivarono Paolo e la sua ragazza, Consuelo. L’affascinante aspetto del diciannovenne attirò l’attenzione di Melania, che aveva sempre provato una piccola attrazione per lui, da quando lo vide la prima volta, mai però espressamente dimostrata, e abbassò lo sguardo timidamente per non incrociare i suoi occhi azzurri ammalianti. Dopo essersi presentati a Nicole, Paolo fece un giro per la stanza, odorandosi di tanto in tanto le mani, che forse sapevano ancora di gel per capelli, e fece subito degli apprezzamenti sul televisore nuovo.
“Ce lo siamo regalati in famiglia per Natale. Non ti dico quanto è costato perché ti spaventi. Ventotto pollici di tecnologia e avanguardia!” esclamò Mirko, pronto a fare buona pubblicità del suo televisore.  Consuelo si guardò i tacchi delle scarpe (era forse una specie di tic nervoso perché lo faceva di frequente), poi appoggiò la borsetta sul divano e si sistemò la gonna lunga a pieghe e la camicetta nera aderente. Era stato invitato anche un altro ragazzo, Giovanni, detto Johnny dagli amici, campione incallito di quiz televisivi (non si perdeva una puntata della Ruota della fortuna), e amico di Mirko e Paolo dai tempi del catechismo."      


"Melania era una quattordicenne tanto bisognosa d’amore e d’affetto, e quella è un’età in cui sembra (anche se non è detto che sia così) che ci sia sempre carenza di buoni sentimenti da parte degli altri. Mirko a volte lo detestava, voleva prenderlo a schiaffi, ma era comunque suo, e Paolo era un ragazzo bello e seducente, ma che per sua sfortuna, era certa che almeno prima di qualche anno non l’avrebbe senza dubbio degnata di uno sguardo, a lei, la “sorellina” del suo amico! Perciò era rimasto nei suoi sogni segreti. Quella sera comunque, tutto sommato si sentiva bene come “mascotte” del gruppo!"
(dal capitolo 13)

mercoledì 11 gennaio 2012

LA SENSUALITA' DEL ROMANZO

Man mano che si andrà avanti a leggere si potranno notare delle scene piuttosto sensuali, ma belle da leggere in quanto non scadono mai nel volgare e, poi parliamoci chiaro: le storie sensuali attirano sempre l'attenzione! "Giochi del destino" ha quindi anche una componente sensuale che rende il racconto ancora più bello e ricco di suspence, ma soprattutto sta ad indicare quanto anche la fisicità può essere importante a confermare i sentimenti in una storia.

martedì 10 gennaio 2012

voglia l'uno dell'altro...

La vigilia di San Silvestro. Mirko e Nicole a casa di Mirko, una sera, a guardare un film. La voglia di stare insieme e scambiarsi effusioni è fortissima. Ma c'è ancora fra di loro quella sorta di "barriera" che devono ancora superare, vale a dire la barriera che divide... dalle coccole "hot", le carezze e le effusioni più intime, più spinte, e il rapporto completo, che entrambi desiderano ardentemente.


"Per Mirko, come per Nicole, il desiderio di stare abbracciati era tanto forte quanto quello di dirsi che si amavano. Ma non accadde ancora, forse perché si era creato un imbarazzo piacevole fra loro, e stavano bene così, senza dire una parola. C’era stato un momento, dopo aver parlato a lungo e poi essersi zittiti per un po’, in cui Mirko aveva staccato gli occhi dal televisore, e l’aveva guardata a lungo, intensamente, aspettando che anche lei rivolgesse il suo sguardo da fanciulla verso di lui, e quello pensò che fosse il momento opportuno per dirglielo, ma riuscì solo a chiudere gli occhi, avvicinarsi a lei e baciarla profondamente. Fu quella sera che, carezza dopo carezza, la voglia di Nicole la portò a toccargli per la prima volta la zona dei genitali; a lui questo provocò un piacere immenso, ma che cercò in tutti i  modi di reprimere, per non mostrarle quello che era in realtà: molto più disinvolto di come appariva.
Tuttavia, sapeva che se non si fosse lasciato mai andare all’istinto, la situazione non si sarebbe mai sbloccata, e con un gesto delicato, ma deciso, infilò la sua mano calda sotto i jeans di lei, che si sentì una scossa improvvisa in tutto il corpo. Ma non per questo le dispiacque, anzi, pareva più che soddisfatta di quella carezza, tanto che, presa da quel momento appassionato, gli prese la testa affondandogli le mani tra i capelli, e si poggiò la bocca di lui a contatto col decolleté, e lui prese a baciarlo e accarezzarlo con una sensualità così intensa, che anche quella stanza semi buia, se avesse potuto parlare, chissà cosa avrebbe detto. Si sdraiarono sul divano, l’uno sopra l’altra, e continuarono a esplorarsi a vicenda; lei lo baciava e gli passava la lingua sul collo, sotto le orecchie, lo accarezzava dappertutto; il ragazzo, sempre più eccitato, faceva lo stesso, le accarezzava dolcemente i fianchi e l’addome.
E si baciavano. Tutto questo per la durata del film e oltre. Le pareti della stanza di Mirko, che fino ad allora , per tutto quel tempo, gli erano sembrate così pure e innocenti, potevano finalmente condividere con loro quei momenti focosi."           (dal capitolo 13)


domenica 8 gennaio 2012

In palestra

Mirko va a prendere Nicole in palestra. E'un' occasione anche per vederla in un'altra veste, in un ambiente diverso, con altri abiti addosso ... E come può felicemente notare guardandola, il viso e il corpo della sua ragazza lo attraggono intensamente anche in abiti da palestra, sudata, stanca ... Nicole è sempre bella e speciale per lui, in qualunque ambiente o situazione si trovi, anche fra gli attrezzi della palestra.

"La palestra a quell’ora era gremita. Mirko guardò Nicole mentre si allontanava, poggiando delicatamente i piedi sul suolo di parquet. I suoi fuseaux blu le evidenziavano, con piacere di Mirko, le forme quasi perfette delle gambe e dei glutei. La canottiera aderente di cotone seguiva armoniosamente i suoi fianchi asciutti. E in testa indossava una coloratissima fascia che le teneva indietro i lunghi e folti capelli, che con la ginnastica le davano fastidio. Ancora una volta, osservandola bene, Mirko poté constatare che la sua perfezione stava nei lievi difetti che aveva. E i difetti, quelli non troppo accentuati, sono importanti per la bellezza. Se non ci sono quelli, la bellezza risulta vuota ed incompleta.
Si incantò a guardarla mentre eseguiva gli esercizi per gli addominali, con le gambe ferme, e il busto che si alzava ritmicamente per poi riabbassarsi di nuovo, le sue inspirazioni ed espirazioni sincronizzate col movimento. Che voglia aveva di salire su di lei e baciarla ovunque, nessun punto escluso. Sì, la amava, non aveva alcun dubbio a riguardo."      (dal capitolo 13)

venerdì 6 gennaio 2012

La gelosia di Melania ...

La storia d'amore con Nicole impegna il cuore e la mente di Mirko in modo totale, tanto che, inconsapevolmente, il ragazzo tende a trascurare o comunque a far passare in secondo piano le altre persone importanti della sua vita (come è normale del resto quando si è innamorati e presi totalmente dall'altro!)
Melania, sua sorella, questa trascuratezza da parte del fratello maggiore la sente parecchio, e questo la fa sentire un po'a disagio. Mirko prima di allora non era mai stato veramente innamorato, e Melania difficilmente riesce a digerire che un'altra donna entri a piombo nella vita di lui, rubandole una parte del suo affetto per lei. I rapporti fra i fratelli per questo cambieranno?

"Parliamo un attimo di Melania. Dapprima Mirko pensò che anche la più piccola eventuale gelosia che serbava per suo fratello dovesse cancellarla senza scrupoli. Che ragioni aveva? Ma forse, ripensandoci, non aveva proprio tutti i torti. In fondo, Mirko ammise con se stesso che, soprattutto negli ultimi giorni, a causa di Nicole l’aveva trascurata parecchio, anzi, certe volte la trattava addirittura con… indifferenza, che talvolta può risultare peggio del rispondere male, o del dare ordini. E lui, al di là dei frequentissimi battibecchi che normalmente avvenivano fra di loro (come del resto è solito tra fratello e sorella), era sempre stato presente per la piccola Melania, e non era mai capitato, in tanti anni, che l’attrazione per una donna lo distraesse dal suo compito delicato di fratello maggiore."   
(dal capitolo 13)

venerdì 30 dicembre 2011

Un bigliettino di Nicole...

"Alle poste di viale Gozzi la coda era interminabile. Allora [Mirko e suo padre] si spostarono in centro storico, all’angolo tra la via principale e la piazza. Mirko approfittò del momento in cui il suo genitore era impegnato allo sportello (dopo aver brontolato tutto il tempo per l’importo eccessivo delle bollette del telefono e dell’acqua), per estrarre il biglietto di Nicole dalla tasca e leggerne il contenuto. Con impazienza lo spiegò, e già dalle prime parole si poteva intravedere sul suo volto un’espressione di estrema gioia. Le parole erano queste:

“ I secondi, i minuti, le ore passate con te. Non riesco più a capire chi sono e dove sono, perché la felicità che provo stando assieme a un ragazzo come te non si può spiegare in un foglietto di carta. Dammi un pizzicotto, perché forse sto sognando. Ti ho cercato tanto a lungo, ma dov’eri? Chiamami romanticona, sentimentale, ma solo una cosa riesco a dirti: ti voglio un mondo di bene, e penso proprio che tra non molto sarò in grado di dirti un’altra parola di valore ben più alto, che non ho mai detto a nessuno. Tutto quello che ti dico viene soltanto dal cuore. Perché io dico sempre quello che sento. Fammi stare ancora così bene, tesoro mio, io non aspettavo altro che te.”  "
                                                                                                        
                                                                   Nicole

(dal capitolo 12)

martedì 20 dicembre 2011

GIOCHI DEL DESTINO: UN ROMANZO CON TANTI VALORI AGGIUNTI

"Giochi del destino" non è la semplice storia d'amore fine a se stessa, ma si può dire che è un libro comprendente diversi generi, ed è per questo che potrebbe potenzialmente interessare ad vasto gruppo di lettori, anche i più esigenti, anche perchè si tratta di un romanzi non lunghissimo e da un linguaggio semplice, ma efficace. "Giochi del destino" comprende quindi tanti generi letterari che sono i seguenti: romanzo rosa, romanzo psicologico, di formazione, un po' misterioso (soprattutto nel finale...), ma tratta anche del rapporto uomo-donna, di come si evolvono le differenze tra i sessi, soprattutto nei sentimenti, già dall'adolescenza.

sabato 17 dicembre 2011

UN AMORE TROPPO BELLO PER ESSERE VERO, O LA REALTA' E' TROPPO RIGIDA PER I GRANDI AMORI?

Come già detto, "Giochi del destino" è un romanzo accattivante perchè lascia dei messaggi e si riflette perfettamente in situazioni che possono vivere tanti adolescenti. Tuttavia, soprattutto ai tempi d'oggi, è difficile trovare un amore vero e duraturo, in quanto la nostra è una società troppo consumistica, basata sul progresso, sulla velocità, sull'immagine, tutte cose che non coincidono con i valori e i tempi dell'amore, che richiedono gradualità e conoscenza, prima di tutto con se stessi, per poi rapportarsi al meglio con gli altri. Forse è anche per questo che quando si parla di "amore" c'è sempre un po' di scetticismo e pessimismo e si ha paura, specie quando questo sentimento sembra coinvolgere i giovani, talvolta così inesperti, che possono rischiare di soffrirci, quindi è vero che la società è lo specchio di tutto, nel bene o nel male e anche dei nostri sentimenti. Alla luce di ciò ci possiamo porre degli interrogativi che si scoprono solo man mano che si legge "Giochi del destino", con una suspance che si fa sempre più intensa e ricca di sensibilità, ma descritta comunque in maniera semplice. Interrogativi che sono i seguenti: riuscirà l'amore tra Mirklo e Nicole a sopravvivere, nonostante alcuni preconcetti? Si lasceranno condizionare da famiglie e amici? E sopratutto, i due giovani sono davvero consapevoli di se stessi da potersi dedicare anima e corpo alla loro storia d'amore?

venerdì 16 dicembre 2011

Momenti piacevoli, dopo una cena romantica ...

"Per quanto si sforzasse, non riusciva ancora a trovare un particolare in lei che non gli piacesse (quella sera specialmente!), sia fisicamente che caratterialmente. Lei aveva tutte le caratteristiche della fidanzata che stava cercando, la dolcezza, la simpatia, l’ottimismo (che in lui invece scarseggiava), la mansuetudine. Amava i suoi capelli, il suo viso, i suoi occhi, le sue mani, anche il seno e le gambe, la lista era infinita! Finora quel seno l’aveva solo sfiorato, ma in lui si alzava impaziente una speranza che quella sera si sarebbero spinti un po’ oltre con le effusioni d’amore. Esplorarsi. Era quello che desiderava anche lei? Senza dubbio."

"Nell’auto si era formato un teporino così piacevole, che Nicole smise di tremare e si avvinghiò stretta stretta a Mirko. Bisbigliò dolcemente:
“Se tu fossi veramente come sei ora, sarebbe stupendo.”
Mirko voleva controbattere, e chiederle spiegazioni su quell’ultima affermazione, e cioè su come pensava che lui fosse, in realtà; non poteva essere lui veramente, quel gentiluomo romantico e un po’ timido? Non gli piaceva che lei serbasse tutti questi sospetti, ma poi, riflettendo, pensò che in fondo era normale che li avesse, e spettava a lui, col tempo, dimostrarle che era veramente quello che lei cercava. Un ragazzo serio e che trasmette sicurezza, coi piedi per terra, ma allo stesso tempo capace di provare e far provare mille emozioni in un colpo solo. E Nicole era riuscita perfettamente a risvegliare in lui questo suo lato romantico e irrazionale." 
(dal capitolo 11)



 "“Piccola …”
“Sì?”
“Ho tanta voglia di baciarti.” sussurrò quella frase con la sua voce dolce, che sapeva di sensuale.
Nicole alzò il capo dolcemente, e pian piano si avvicinò a lui, che aveva già gli occhi chiusi, aspettando impazientemente quel bacio. Anche lei li chiuse, e si abbandonarono alla dolcezza di quel gesto d’amore. Lei gli mise le mani attorno al collo, mentre lui le accarezzava la vita. Al contrario di lui, lei voleva che quel bacio fosse il più lento possibile, e glielo fece capire attraverso i movimenti della bocca. Il respiro prolungato di lei si mescolò a quello un po’ più affannoso di lui, che delicatamente cercava più passione. Ma una passione dolce, come quella che desiderava Nicole. Terminati quei minuti scanditi solo dai loro respiri, si guardarono con gli occhi socchiusi per qualche istante, poi Mirko si riavvicinò a lei, per baciarle il mento, il collo, e nel mentre che la baciava respirava il suo profumo, che definire eccitante per lui era poco. Lei teneva gli occhi chiusi per abbandonarsi a quelle coccole romantiche. Non aveva mai provato niente del genere."
(dal capitolo 12)

domenica 11 dicembre 2011

presi dalla passione...

Nessuno si ricordava esattamente come, presi come erano l’uno dall’altra, ma poco dopo si ritrovarono in camera da letto. Lei era accaldata, ma lo stare con lui la fece d’improvviso sudare freddo. Proprio quando stava per dire qualcosa, lui la prese in modo deciso, se la strinse al petto e le regalò un bacio lungo e appassionato; tanto che lei non seppe più distinguere fra il caldo della sua bocca e il calore della propria pelle. Il contatto tra le loro labbra innamorate era così morbido, che a Mirko successe quello che non avrebbe voluto che succedesse, per lo meno non quella sera. Le prese le mani e se le poggiò dietro la schiena, sotto al maglione, a contatto con la sua pelle nuda, e prese a baciarla più lentamente e dolcemente. Poi le lasciò le labbra, ma lei non voleva che finisse quel contatto. Mirko però era consapevole che i suoi impulsi erotici stavano per guastare quella che sarebbe dovuta essere una innocente seratina romantica.   (dal capitolo 10)

La cena con la madre

Sta nevicando a grossi fiocchi (si dice? Comunque si è capito il concetto!) Essendo tra l'altro già buio, Mirko si offre di riaccompagnare a casa Nicole dopo che è stata a trovarlo in negozio. Ma visto che nevica così forte, sfiorando la bufera, Nicole chiede al ragazzo se si vuole fermare a cenare da lei, con sua madre, aspettando così che si calmi la bufera e in modo che lui possa tornare a casa solo più tardi, quando si sarebbe calmata. Mirko, anche se un po'in imbarazzo, accetta volentieri. Più tempo riesce a passare con lei, meglio è. Durante il pasto la signora Domini li osserva, li studia. Questo atteggiamento può forse in un primo momento mettere un po'a disagio "l'intruso"che si trova insieme alla figlia, ma in realtà non è che un modo per imparare a conoscere il ragazzo, silenziosamente. Difatti dopo non molto tempo che stanno cenando, la situazione si scioglie, e Mirko potrà sentirsi più a suo agio, familiarizzando anche con la signora (che preparava dei pasti succulenti tra l'altro!)


"Il loro primo pasto insieme, che emozione! L’atmosfera era perfetta e , malgrado la signora Domini fosse un genitore e quindi in teoria non c’era altro ruolo che avrebbe dovuto avere quella sera se non quello di terzo incomodo, in realtà non dava fastidio più di tanto a Mirko. Era simpatica e socievole; e poi quella era una cena del tutto improvvisata e casuale, non si trattava affatto di un primo appuntamento. Piuttosto, la presenza della madre non allietava granché Nicole, la quale avrebbe gradito che ogni tanto si alzasse da tavola e se ne andasse in cucina a sbrigare qualche faccenda, così avrebbe anche potuto godere di qualche breve, ma intenso momento di intimità con Mirko. Quello che poteva limitarsi a fare era tenergli la mano e accarezzargli le gambe ogni tanto, e lo stesso faceva lui. Erano timide carezze che, al momento giusto e nel luogo giusto, avrebbero dato libero sfogo alle loro reali intenzioni. Ma per tutto questo c’era ancora tempo, molto tempo.
Invece sua madre rimaneva lì, senza mai alzarsi da tavola, anzi, sembrava che, sotto il suo temperamento comunicativo e amichevole di grande amica matura  - l’impressione cioè che voleva dare-  qualcosa non la convincesse del tutto, e si sentisse in dovere di controllare di persona la situazione."   (dal capitolo 10) 

venerdì 9 dicembre 2011

L'AMORE VERO E' INCONDIZIONATO IN TUTTI I SENSI...

Ebbene sì, sarà cosa scontata, implicita, risaputa, ma è vero: l'amore vero non si fa condizionare! Tuttavia, l'andamento delle vicende sentimentali tra Mirko e Nicole è stato molto influenzato da altre presenti, simboleggianti altrettanti affetti, come Paolo e Consuelo, che dovrebbero essere degli amici. Infatti, leggendo il libro si vedrà come l'amicizia possa condizionare Mirko, infatti la crisi potrebbe iniziare in due modi: o con Mirko che è attratto da Consuelo o in quanto l'amicizia con Paolo viene ritenuta dal ragazzo più importante della sua fidanzata. Ovviamente per scoprirlo non vi resta che leggere "Giochi del destino"! Come già detto, però, questo romanzo non è fine a se stesso e vuole anche mandare dei messaggi ai giovani, e in questo caso vuol dire che l'amicizia talvolta può essere anche più importante dell'amore (infatti, gli amori vanno e vengono, mentre i veri amici restano per sempre!), però bisogna sempre diffidare da coloro che cercano di allontanare le persone solo (o quasi per divertimento) o per futili scopi, perchè in questo caso è meglio di gran lunga un amore sincero. Ad esempio, Mirko e Nicole sono una bella coppia anche perchè sapevano essere amici e confidenti, ma questo dettaglio sfugge spesso alle coppie consolidate....

domenica 4 dicembre 2011

link diretto al libro

http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=610652

Lo sbocciare del loro amore

Come si è immaginato, da quando Mirko e Nicole si sono messi insieme, lei andrà molto spesso a trovarlo nel suo negozio, e la voglia di stare assieme crescerà giorno per giorno. E'una voglia profonda che farà estraniare entrambi i ragazzi dal resto del mondo.


"Mirko uscì dal negozio un momento, per prendere una boccata d’aria. Ma appena messo il naso fuori, notò con piacere (o dispiacere?) che venivano giù dei fiocchi di neve! Lo raggiunse Nicole, che si accostò a lui, lo prese sottobraccio e contemplò assieme a lui quello spettacolo meraviglioso. Per terra c’era già un tappeto bianco. Nicole era senza cappello, lasciando che quei pezzettini di acqua gelata le si depositassero sui fluenti capelli. Stava nascendo qualcosa di veramente speciale tra loro, qualcosa che era nascosto timidamente e che loro tenevano ancora segregato dentro, aspettando il momento giusto per farlo uscire."    (dal capitolo 10)

Parole di Mirko subito dopo il loro primo bacio...

“Era tanto tempo che non mi succedeva, di baciare, intendo; sai, Nicole, mi fai stare proprio bene, io ti conosco da poco, ma sento che… questo sentimento che provo per te non l’ho mai provato per nessun’altra finora, non so come tu sia riuscita a piombare nella mia vita, così all’improvviso, senza neanche avvisarmi, ma sento che hai fatto la cosa giusta, e potrebbe funzionare. Ci sono cose che non riesci a spiegare. Le senti e basta. E io ho sentito molto di te in questi ultimi giorni. Ti ho sentita sempre.” 
(dal capitolo 9)