giovedì 2 febbraio 2012

L'interesse segreto di Melania...

La sera di San Silvestro si organizza il cenone a casa di Mirko. Gli invitati sono Nicole, Paolo, Consuelo e Giovanni, un amico. Sarà una serata divertente e spensierata. E Melania non si annoierà di certo fra i ragazzi più grandi ...


"Poco più tardi arrivarono Paolo e la sua ragazza, Consuelo. L’affascinante aspetto del diciannovenne attirò l’attenzione di Melania, che aveva sempre provato una piccola attrazione per lui, da quando lo vide la prima volta, mai però espressamente dimostrata, e abbassò lo sguardo timidamente per non incrociare i suoi occhi azzurri ammalianti. Dopo essersi presentati a Nicole, Paolo fece un giro per la stanza, odorandosi di tanto in tanto le mani, che forse sapevano ancora di gel per capelli, e fece subito degli apprezzamenti sul televisore nuovo.
“Ce lo siamo regalati in famiglia per Natale. Non ti dico quanto è costato perché ti spaventi. Ventotto pollici di tecnologia e avanguardia!” esclamò Mirko, pronto a fare buona pubblicità del suo televisore.  Consuelo si guardò i tacchi delle scarpe (era forse una specie di tic nervoso perché lo faceva di frequente), poi appoggiò la borsetta sul divano e si sistemò la gonna lunga a pieghe e la camicetta nera aderente. Era stato invitato anche un altro ragazzo, Giovanni, detto Johnny dagli amici, campione incallito di quiz televisivi (non si perdeva una puntata della Ruota della fortuna), e amico di Mirko e Paolo dai tempi del catechismo."      


"Melania era una quattordicenne tanto bisognosa d’amore e d’affetto, e quella è un’età in cui sembra (anche se non è detto che sia così) che ci sia sempre carenza di buoni sentimenti da parte degli altri. Mirko a volte lo detestava, voleva prenderlo a schiaffi, ma era comunque suo, e Paolo era un ragazzo bello e seducente, ma che per sua sfortuna, era certa che almeno prima di qualche anno non l’avrebbe senza dubbio degnata di uno sguardo, a lei, la “sorellina” del suo amico! Perciò era rimasto nei suoi sogni segreti. Quella sera comunque, tutto sommato si sentiva bene come “mascotte” del gruppo!"
(dal capitolo 13)

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