sabato 29 ottobre 2011

Nicole in negozio...

Mirko sta aiutando i suoi genitori nel negozio di giocattoli. Sua madre è impegnata con una ragazza, che deve comprare un pupazzetto da regalare alla mamma. Ma ce ne sono così tanti, e tutti così graziosi, che la ragazza sembra molto indecisa su quale comprare. E mentre cerca di decidere, fa commenti bizzarri e un po'ridicoli sui pupazzetti. Mirko nota la ragazza...


"Mirko intanto guardava la scenetta con la coda dell’occhio, e ascoltava cosa diceva la ragazza – era sconosciuta, ma l’aveva già visto da qualche parte, non si ricordava dove -. Alla frase della scimmietta, si lasciò sfuggire un risolino.
“Patetica”  pensò fra sé,  “una bambina di dieci anni ragiona più intelligentemente! Ma come si fa a perdere tanto tempo dietro tre pupazzi da quattro soldi?”  la ragazza se ne accorse, suo malgrado, e gli lanciò un’occhiataccia. Anche la mamma lo guardò male. Mirko arrossì un poco e continuò, anzi finse di continuare il suo lavoro, curioso di vedere che cosa avrebbe scelto la ragazza. Lui personalmente avrebbe scelto il tigrotto.
“Allora rimane la paperella, ma …”
A quel punto, Mirko sentì l’impulso di intervenire, perché quella scemetta stava mettendo in imbarazzo sua madre, e di questo passo a mezzanotte era ancora lì a decidere se comprare una tigre, un coniglio, una papera o una scimmia!
Allora si voltò verso la ragazza e si affrettò a dare il suo “consiglio”.
“Ecco, prendi la paperella, sono quindicimila lire, ciao ciao!”
Ma sentì un lieve risentimento subito dopo aver pronunciato la frase. Sua madre lo guardò stupita, con aria di rimprovero; gli occhi severi di suo padre lo fulminarono al di sopra degli occhiali. La ragazza si voltò, per vedere da dove era arrivato quel commento, restò un momento a bocca aperta, e replicò:
“Ma … tu che cosa vuoi?” Aspettava una risposta con la paperella e il tigrotto tra le mani.     Mirko si guardò intorno e, incerto se replicare, rispose:
“Sei qui dentro da venti minuti ormai …”
“ E allora? Mirko! Falla finita! Ma che ti prende?!”  protestò la madre."  
(dal capitolo 3)

venerdì 28 ottobre 2011

Paolo, migliore amico di Mirko, e Consuelo, ragazza di Paolo

"C’era la lezione di botanica, che a lui piaceva molto. Ma non ascoltava neanche una parola. Si voltò a guardare Paolo e Consuelo; stavano tanto bene insieme, e un po’ li invidiava. Beati loro! Si erano messi insieme l’anno precedente, avevano avuto qualche crisi, ma tutte cose passeggere, perché dopo ogni litigata uscivano più rinforzati di prima. E loro litigavano spesso come la pioggia in autunno. Già. Per alcune coppie vale il detto “chi si somiglia si piglia”, per altre invece “gli opposti si attraggono”. Non esiste una regola, se c’è l’amore. In quel momento si stavano scambiando degli appunti di storia dell’altro giorno. Lei aveva in bocca un lecca lecca che Paolo le aveva regalato quella mattina, comprato quando era al bar a far colazione con Mirko."   (dal capitolo 2) 

"Lui [Paolo] era un tipo molto estroverso, e spavaldo. Quello che non era Mirko. Essendo molto bello, aveva sempre avuto un grande successo con l’altro sesso. Era molto alto, con i capelli biondi, tenuti un po’ spettinati e spesso fissati con gel, gli occhi azzurri, e un fisico atletico. Faceva la sua bella figura!"


"Anche Consuelo era una bellissima ragazza, forse troppo, secondo i canoni di Mirko; lui preferiva quelle acqua e sapone. Aveva dei bei capelli neri, lisci, lunghissimi, che le arrivavano poco sopra il fondoschiena (in molte ragazze glieli invidiavano!), due occhi castani dal taglio orientaleggiante, su uno sfondo di carnagione olivastra.
Alta e molto magra, aveva un fisico adatto per fare la ballerina o la modella. Sempre truccata. E amava portare i tacchi. Paolo, in fondo, aveva le sue buone ragioni per essere geloso, con quel pezzo di fanciulla che si portava appresso! A dire il vero, non stava simpatica a tutti, forse a primo impatto poteva sembrare una snob che si dava delle arie, ma chi la conosceva meglio scopriva altre qualità. Per esempio, la sua fedeltà e sincerità."
(dal capitolo 3)

Ecco presentati due personaggi della storia appena iniziata, molto diversi, come personalità e carattere, da Mirko. Anche loro nella storia avranno un proprio ruolo e si faranno "sentire". La storia fra Paolo e Consuelo a un certo punto, dopo continui screzi e litigi, andrà in crisi; si rimetteranno insieme? Lascio nel dubbio ;-) 

mercoledì 26 ottobre 2011

Mirko e Carlotta...

Mirko si trova in teatro, fra il pubblico seduto in platea, per assistere al saggio di chitarra di Melania (la sorella quasi quattordicenne, vi ricordate?) E'molto emozionato, non credeva che sua sorella possedesse tutto quel talento, era stata bravissima! Dopo l'esibizione, si accorge che nel luogo è presente anche... Carlotta, la sua ex e prima fidanzata, di qualche anno prima. Che effetto gli farà rivederla?


"L’aver rivisto la sua ex ragazza, la sua prima ragazza, la prima persona che lo aveva amato, aveva fatto affiorare in lui tanti ricordi e gli aveva messo addosso una voglia di amare e ricevere amore. Non sapeva se gli piaceva ancora Carlotta, ma una cosa era certa: aveva voglia di innamorarsi ancora, di provare ancora quel sentimento così forte che è l’amore, che quando ti prende non capisci più niente, e per Mirko, che esternamente sembrava così razionale, l’amore era tutto, per la sua ragazza si sarebbe anche buttato dal ponte di Brooklyn. Che effetto gli aveva fatto Carlotta? Mah! In fondo, se doveva essere sincero, in questo periodo in cui non si erano visti, lui non aveva pensato molto a lei. Era stato solo il rivederla che gli aveva messo qualche dubbio a riguardo." 
    (dal capitolo 2)


Riflessioni sulla signora Domini...

"Non aveva raccontato ai suoi genitori dell’incontro dell’altro giorno, perché in fondo non era tenuto a raccontare tutto. Comunque gli aveva fatto molto piacere conversare con quella signora, aveva un’aria particolare, doveva essere di sicuro una brava maestra, e una brava mamma; severa, ma giusta. E poi aveva notato che lo guardava in un modo strano mentre parlava, come se volesse…studiarlo. Chissà, poveretta, quanto doveva aver sofferto quando era morto suo marito. E la figlia! Anche per lei doveva essere stato un brutto colpo. Ma aveva preferito, per rispetto, non domandare altre cose in merito. Si accontentava di ciò che gli aveva detto lei, giustamente, e gli bastava."
(dal capitolo 2)

martedì 25 ottobre 2011

La signora Domini

La signora Domini non fa una buona impressione a Mirko. Ha uno sguardo severo, indagatore, di certo questo non alleggerisce lo stato d'animo del povero Mirko, ancora scosso e tremendamente in colpa per l'incidente che per un pelo si è evitato. Stava per investire una persona!

" La signora parlava con uno spiccato accento milanese, e Mirko vi riconobbe una certa familiarità, anche se in quel momento non sapeva a dire il vero a chi associare quella parlata. Era piuttosto bassa di statura, portava due occhiali spessi, i suoi capelli erano color mogano (quanto amavano le donne tingersi i capelli a quell’età! Avevano questa fissa dei capelli bianchi …), sul capo indossava un capello bordeaux di lana, sulle ventitré, e sulle spalle portava uno scialle, che al solo guardarlo a Mirko provocava un senso di piacevole calore, di cui aveva non poco bisogno in quei freddi giorni autunnali. Un’altra cosa che il ragazzo notò, fu il rossetto di un colore rosso vivo, che lui personalmente giudicava troppo vistoso. Non gli piaceva."
(dal capitolo 1)

Nonostante la prima impressione però, e questo "scontro" spiacevole, ben presto si accorge che la signora non è poi così male, e pian piano tra i due si rompe il ghiaccio, e si instaura una piacevole conversazione, come fra due conoscenti. Si può dire che Mirko non ha molte occasioni di instaurare dialoghi "normali" con le persone che gli stanno intorno! Coi suoi pochi amici più che altro scherza, coi suoi genitori si arrabbia solamente ...

L' "incontro-scontro" con una signora...

Una solita mattina come tante altre. Mirko esce per andare a scuola, con la sua auto. Ma la sua testa è sovraffollata di pensieri, tanto più che ogni mattina prima di uscire si trova a dover discutere con suo padre, per qualsivoglia motivo, anche il più insignificante. Pensa ai rimproveri di suo padre e alle varie raccomandazioni noiose dei genitori, al negozio dove dovrà lavorare il pomeriggio, al fatto che lui lì dentro lavora parecchio ma quanto a retribuzione... non è messo molto bene! 
Tanto che non si accorge che ...


" Mentre guidava, si fermò di colpo, inchiodando i piedi sul freno che stridettero in modo sgradevole: davanti a lui poté vedere il viso terrorizzato di una signora, vestita in modo elegante, che stava attraversando la strada sulla sua bici - giustamente, poiché Mirko non si rese conto subito che la precedenza era della signora!- e bastò un secondo, il tempo di quell’ inchiodata, per farle andare il cuore in gola e mettere a repentaglio la sua salute, se non addirittura la sua vita.
Accidenti a quei suoi pensieri che l’avevano distratto! Adesso come faceva a scusarsi? Ecco, quel lunedì mattina era iniziato nel peggiore dei modi, e lui, essendo molto intuitivo, l’aveva immaginato.
“Sono … mortificato! Stavo guidando e…non ho visto lo Stop… sono veramente mortificato! Non so cosa dire … avevo la mente immersa nei miei stupidi pensieri … ma quando si è in macchina bisogna pensare solo a quello, lo so … mi sono distratto! Se vuole posso …”
La signora, quando si riprese dallo shock, rispose:
“Ah, lasci perdere, giovanotto! Ormai lo sbaglio è fatto. Per fortuna io sono ancora viva, e lei si risparmia la galera! Se si fosse fermato appena pochi centimetri dopo chissà a quest’ora dove mi trovavo! Faccia più attenzione la prossima volta! Voi giovani sembra che guidiate pensando a tutt’altro, certe volte. Il problema, è che vi danno in mano quella patente troppo facilmente!”
“Le ripeto che mi dispiace! Stamattina infatti non avrei dovuto prendere la macchina, perché a dire il vero sono un po’ addormentato …”
(dal capitolo 1)