domenica 5 febbraio 2012

LA FELICITA' E LA SOFFERENZA

La felicità e la sofferenza: due sentimenti praticamente opposti, che raggiungono culmini che di solito si raggiungono gradualmente, ma che nel romanzo si raggiungono tutti d'un colpo. Infatti, a volte basta poco per cambiare il destino: ad esempio, la "collera" di Nicole quando conobbe Mirko si è treasformato in un grande amore....., basterà un piccolo "intoppo" per rovinare anche l'idillio?

Effusioni hot, tra i botti di Capodanno...

"Lei gli chiuse la bocca con la mano infreddolita, gli fece cenno con la testa di entrare in casa, così varcarono la soglia e si ritrovarono nel salotto familiare, dove il silenzio che regnava creava un’intimità perfetta per incominciare a scambiarsi dei teneri baci. A dire il vero, si sentiva la voce di Melania che parlava al telefono al piano di sopra, e rideva. Si sentivano attutite le grida festose della gente di Soledoro, che camminava e si faceva gli auguri per strada. Ma loro stavano già festeggiando privatamente, tra loro due, e non erano più interessati a ciò che accadeva intorno a loro. Il loro bacio fu lento e dolce e, col passare dei minuti, diventava sempre più appassionato, i respiri mescolati si facevano più affannosi; e la voglia che avevano l’uno dell’altra li spinse a salire quatti quatti fin su nella stanza di Mirko. Si chiusero la porta alle spalle."

"Con un gesto dapprima esitante, poi più sicuro e meno scrupoloso, le tolse il soprabito, le sfilò la sciarpa e li gettò a terra; le slacciò i primi due bottoni della camicetta di seta. Dopo averle rivolto un timido sorriso, come per chiedere la sua approvazione e quindi non spingersi troppo in gesti che lei poteva non approvare, le accarezzò con la lingua il decolleté, scendendo pian piano verso il seno. Poteva vedere e sentire la pelle vellutata della sua ragazza che rabbrividiva, e i capezzoli che si indurivano. E questo gli provocò una piacevolissima sensazione ai genitali che, in quel momento erotico, desideravano spingersi oltre. Il desiderio del corpo è il desiderio più potente che possa esistere in natura. E l’effetto che gli provocava lei era qualcosa di incontenibile, di sublime; lo affascinava, sì, ma così tanto, al punto di provare un leggero timore di non riuscire a frenare i suoi impulsi “primitivi” e di avventurarsi in un cammino fino ad allora per lui, come pure per Nicole, pressoché inesplorato: il sesso."   (capitolo 15)

Momenti di allegria

La serata prosegue in allegria, tra piacevoli risate e rievocazioni di episodi divertenti specie nell'ambito della scuola. A un certo punto alla piccola Melania viene chiesto di prendere la sua chitarra (lei suona la chitarra) e di suonare dei pezzi famosi, che canteranno i ragazzi tutti insieme, in attesa della mezzanotte.

"Ci fu una carrellata di canzoni, selezionate per votazione, e tra queste vi furono: “Questo piccolo grande amore”, “Io vagabondo”, “La gatta”, “C’era un ragazzo”. Tutti pezzi stupendi che evocavano in continuazione ricordi nella loro mente. Ormai si contavano alla rovescia i minuti che mancavano alla mezzanotte, e fu a questo proposito che Mirko prese la parola per pronunciare un mini discorso di inaugurazione del nuovo anno. Prima di parlare si schiarì la voce:
“Cari ragazzini, approfitto di questi ultimi dieci minuti scarsi, anzi” guardò l’orologio al polso, “nove e mezzo, prima della tanto attesa mezzanotte, per ricordare a tutti che non sta terminando solo un anno, capite? Ma anche un decennio: i mitici, i grandiosi anni Ottanta …”
“Cosa resteràaa di questi anni Ottantaaa!!” lo interruppe la voce canterina di Johnny, che escluse fin dal principio ogni eventuale tentativo di discorso serio.
“Sì, infatti, chissà che cosa resterà, davvero! Chissà se il mondo futuro, nei decenni pronti a venire, potrà portarci più serenità, meno guerre, meno conflitti con i genitori, più amore …”  a quest’ultima parola incrociò gli occhi innamorati di Nicole, come volessero dirgli “certo che ci sarà, le premesse ci sono tutte”. "   (capitolo 14)

giovedì 2 febbraio 2012

L'interesse segreto di Melania...

La sera di San Silvestro si organizza il cenone a casa di Mirko. Gli invitati sono Nicole, Paolo, Consuelo e Giovanni, un amico. Sarà una serata divertente e spensierata. E Melania non si annoierà di certo fra i ragazzi più grandi ...


"Poco più tardi arrivarono Paolo e la sua ragazza, Consuelo. L’affascinante aspetto del diciannovenne attirò l’attenzione di Melania, che aveva sempre provato una piccola attrazione per lui, da quando lo vide la prima volta, mai però espressamente dimostrata, e abbassò lo sguardo timidamente per non incrociare i suoi occhi azzurri ammalianti. Dopo essersi presentati a Nicole, Paolo fece un giro per la stanza, odorandosi di tanto in tanto le mani, che forse sapevano ancora di gel per capelli, e fece subito degli apprezzamenti sul televisore nuovo.
“Ce lo siamo regalati in famiglia per Natale. Non ti dico quanto è costato perché ti spaventi. Ventotto pollici di tecnologia e avanguardia!” esclamò Mirko, pronto a fare buona pubblicità del suo televisore.  Consuelo si guardò i tacchi delle scarpe (era forse una specie di tic nervoso perché lo faceva di frequente), poi appoggiò la borsetta sul divano e si sistemò la gonna lunga a pieghe e la camicetta nera aderente. Era stato invitato anche un altro ragazzo, Giovanni, detto Johnny dagli amici, campione incallito di quiz televisivi (non si perdeva una puntata della Ruota della fortuna), e amico di Mirko e Paolo dai tempi del catechismo."      


"Melania era una quattordicenne tanto bisognosa d’amore e d’affetto, e quella è un’età in cui sembra (anche se non è detto che sia così) che ci sia sempre carenza di buoni sentimenti da parte degli altri. Mirko a volte lo detestava, voleva prenderlo a schiaffi, ma era comunque suo, e Paolo era un ragazzo bello e seducente, ma che per sua sfortuna, era certa che almeno prima di qualche anno non l’avrebbe senza dubbio degnata di uno sguardo, a lei, la “sorellina” del suo amico! Perciò era rimasto nei suoi sogni segreti. Quella sera comunque, tutto sommato si sentiva bene come “mascotte” del gruppo!"
(dal capitolo 13)