venerdì 30 dicembre 2011

Un bigliettino di Nicole...

"Alle poste di viale Gozzi la coda era interminabile. Allora [Mirko e suo padre] si spostarono in centro storico, all’angolo tra la via principale e la piazza. Mirko approfittò del momento in cui il suo genitore era impegnato allo sportello (dopo aver brontolato tutto il tempo per l’importo eccessivo delle bollette del telefono e dell’acqua), per estrarre il biglietto di Nicole dalla tasca e leggerne il contenuto. Con impazienza lo spiegò, e già dalle prime parole si poteva intravedere sul suo volto un’espressione di estrema gioia. Le parole erano queste:

“ I secondi, i minuti, le ore passate con te. Non riesco più a capire chi sono e dove sono, perché la felicità che provo stando assieme a un ragazzo come te non si può spiegare in un foglietto di carta. Dammi un pizzicotto, perché forse sto sognando. Ti ho cercato tanto a lungo, ma dov’eri? Chiamami romanticona, sentimentale, ma solo una cosa riesco a dirti: ti voglio un mondo di bene, e penso proprio che tra non molto sarò in grado di dirti un’altra parola di valore ben più alto, che non ho mai detto a nessuno. Tutto quello che ti dico viene soltanto dal cuore. Perché io dico sempre quello che sento. Fammi stare ancora così bene, tesoro mio, io non aspettavo altro che te.”  "
                                                                                                        
                                                                   Nicole

(dal capitolo 12)

martedì 20 dicembre 2011

GIOCHI DEL DESTINO: UN ROMANZO CON TANTI VALORI AGGIUNTI

"Giochi del destino" non è la semplice storia d'amore fine a se stessa, ma si può dire che è un libro comprendente diversi generi, ed è per questo che potrebbe potenzialmente interessare ad vasto gruppo di lettori, anche i più esigenti, anche perchè si tratta di un romanzi non lunghissimo e da un linguaggio semplice, ma efficace. "Giochi del destino" comprende quindi tanti generi letterari che sono i seguenti: romanzo rosa, romanzo psicologico, di formazione, un po' misterioso (soprattutto nel finale...), ma tratta anche del rapporto uomo-donna, di come si evolvono le differenze tra i sessi, soprattutto nei sentimenti, già dall'adolescenza.

sabato 17 dicembre 2011

UN AMORE TROPPO BELLO PER ESSERE VERO, O LA REALTA' E' TROPPO RIGIDA PER I GRANDI AMORI?

Come già detto, "Giochi del destino" è un romanzo accattivante perchè lascia dei messaggi e si riflette perfettamente in situazioni che possono vivere tanti adolescenti. Tuttavia, soprattutto ai tempi d'oggi, è difficile trovare un amore vero e duraturo, in quanto la nostra è una società troppo consumistica, basata sul progresso, sulla velocità, sull'immagine, tutte cose che non coincidono con i valori e i tempi dell'amore, che richiedono gradualità e conoscenza, prima di tutto con se stessi, per poi rapportarsi al meglio con gli altri. Forse è anche per questo che quando si parla di "amore" c'è sempre un po' di scetticismo e pessimismo e si ha paura, specie quando questo sentimento sembra coinvolgere i giovani, talvolta così inesperti, che possono rischiare di soffrirci, quindi è vero che la società è lo specchio di tutto, nel bene o nel male e anche dei nostri sentimenti. Alla luce di ciò ci possiamo porre degli interrogativi che si scoprono solo man mano che si legge "Giochi del destino", con una suspance che si fa sempre più intensa e ricca di sensibilità, ma descritta comunque in maniera semplice. Interrogativi che sono i seguenti: riuscirà l'amore tra Mirklo e Nicole a sopravvivere, nonostante alcuni preconcetti? Si lasceranno condizionare da famiglie e amici? E sopratutto, i due giovani sono davvero consapevoli di se stessi da potersi dedicare anima e corpo alla loro storia d'amore?

venerdì 16 dicembre 2011

Momenti piacevoli, dopo una cena romantica ...

"Per quanto si sforzasse, non riusciva ancora a trovare un particolare in lei che non gli piacesse (quella sera specialmente!), sia fisicamente che caratterialmente. Lei aveva tutte le caratteristiche della fidanzata che stava cercando, la dolcezza, la simpatia, l’ottimismo (che in lui invece scarseggiava), la mansuetudine. Amava i suoi capelli, il suo viso, i suoi occhi, le sue mani, anche il seno e le gambe, la lista era infinita! Finora quel seno l’aveva solo sfiorato, ma in lui si alzava impaziente una speranza che quella sera si sarebbero spinti un po’ oltre con le effusioni d’amore. Esplorarsi. Era quello che desiderava anche lei? Senza dubbio."

"Nell’auto si era formato un teporino così piacevole, che Nicole smise di tremare e si avvinghiò stretta stretta a Mirko. Bisbigliò dolcemente:
“Se tu fossi veramente come sei ora, sarebbe stupendo.”
Mirko voleva controbattere, e chiederle spiegazioni su quell’ultima affermazione, e cioè su come pensava che lui fosse, in realtà; non poteva essere lui veramente, quel gentiluomo romantico e un po’ timido? Non gli piaceva che lei serbasse tutti questi sospetti, ma poi, riflettendo, pensò che in fondo era normale che li avesse, e spettava a lui, col tempo, dimostrarle che era veramente quello che lei cercava. Un ragazzo serio e che trasmette sicurezza, coi piedi per terra, ma allo stesso tempo capace di provare e far provare mille emozioni in un colpo solo. E Nicole era riuscita perfettamente a risvegliare in lui questo suo lato romantico e irrazionale." 
(dal capitolo 11)



 "“Piccola …”
“Sì?”
“Ho tanta voglia di baciarti.” sussurrò quella frase con la sua voce dolce, che sapeva di sensuale.
Nicole alzò il capo dolcemente, e pian piano si avvicinò a lui, che aveva già gli occhi chiusi, aspettando impazientemente quel bacio. Anche lei li chiuse, e si abbandonarono alla dolcezza di quel gesto d’amore. Lei gli mise le mani attorno al collo, mentre lui le accarezzava la vita. Al contrario di lui, lei voleva che quel bacio fosse il più lento possibile, e glielo fece capire attraverso i movimenti della bocca. Il respiro prolungato di lei si mescolò a quello un po’ più affannoso di lui, che delicatamente cercava più passione. Ma una passione dolce, come quella che desiderava Nicole. Terminati quei minuti scanditi solo dai loro respiri, si guardarono con gli occhi socchiusi per qualche istante, poi Mirko si riavvicinò a lei, per baciarle il mento, il collo, e nel mentre che la baciava respirava il suo profumo, che definire eccitante per lui era poco. Lei teneva gli occhi chiusi per abbandonarsi a quelle coccole romantiche. Non aveva mai provato niente del genere."
(dal capitolo 12)

domenica 11 dicembre 2011

presi dalla passione...

Nessuno si ricordava esattamente come, presi come erano l’uno dall’altra, ma poco dopo si ritrovarono in camera da letto. Lei era accaldata, ma lo stare con lui la fece d’improvviso sudare freddo. Proprio quando stava per dire qualcosa, lui la prese in modo deciso, se la strinse al petto e le regalò un bacio lungo e appassionato; tanto che lei non seppe più distinguere fra il caldo della sua bocca e il calore della propria pelle. Il contatto tra le loro labbra innamorate era così morbido, che a Mirko successe quello che non avrebbe voluto che succedesse, per lo meno non quella sera. Le prese le mani e se le poggiò dietro la schiena, sotto al maglione, a contatto con la sua pelle nuda, e prese a baciarla più lentamente e dolcemente. Poi le lasciò le labbra, ma lei non voleva che finisse quel contatto. Mirko però era consapevole che i suoi impulsi erotici stavano per guastare quella che sarebbe dovuta essere una innocente seratina romantica.   (dal capitolo 10)

La cena con la madre

Sta nevicando a grossi fiocchi (si dice? Comunque si è capito il concetto!) Essendo tra l'altro già buio, Mirko si offre di riaccompagnare a casa Nicole dopo che è stata a trovarlo in negozio. Ma visto che nevica così forte, sfiorando la bufera, Nicole chiede al ragazzo se si vuole fermare a cenare da lei, con sua madre, aspettando così che si calmi la bufera e in modo che lui possa tornare a casa solo più tardi, quando si sarebbe calmata. Mirko, anche se un po'in imbarazzo, accetta volentieri. Più tempo riesce a passare con lei, meglio è. Durante il pasto la signora Domini li osserva, li studia. Questo atteggiamento può forse in un primo momento mettere un po'a disagio "l'intruso"che si trova insieme alla figlia, ma in realtà non è che un modo per imparare a conoscere il ragazzo, silenziosamente. Difatti dopo non molto tempo che stanno cenando, la situazione si scioglie, e Mirko potrà sentirsi più a suo agio, familiarizzando anche con la signora (che preparava dei pasti succulenti tra l'altro!)


"Il loro primo pasto insieme, che emozione! L’atmosfera era perfetta e , malgrado la signora Domini fosse un genitore e quindi in teoria non c’era altro ruolo che avrebbe dovuto avere quella sera se non quello di terzo incomodo, in realtà non dava fastidio più di tanto a Mirko. Era simpatica e socievole; e poi quella era una cena del tutto improvvisata e casuale, non si trattava affatto di un primo appuntamento. Piuttosto, la presenza della madre non allietava granché Nicole, la quale avrebbe gradito che ogni tanto si alzasse da tavola e se ne andasse in cucina a sbrigare qualche faccenda, così avrebbe anche potuto godere di qualche breve, ma intenso momento di intimità con Mirko. Quello che poteva limitarsi a fare era tenergli la mano e accarezzargli le gambe ogni tanto, e lo stesso faceva lui. Erano timide carezze che, al momento giusto e nel luogo giusto, avrebbero dato libero sfogo alle loro reali intenzioni. Ma per tutto questo c’era ancora tempo, molto tempo.
Invece sua madre rimaneva lì, senza mai alzarsi da tavola, anzi, sembrava che, sotto il suo temperamento comunicativo e amichevole di grande amica matura  - l’impressione cioè che voleva dare-  qualcosa non la convincesse del tutto, e si sentisse in dovere di controllare di persona la situazione."   (dal capitolo 10) 

venerdì 9 dicembre 2011

L'AMORE VERO E' INCONDIZIONATO IN TUTTI I SENSI...

Ebbene sì, sarà cosa scontata, implicita, risaputa, ma è vero: l'amore vero non si fa condizionare! Tuttavia, l'andamento delle vicende sentimentali tra Mirko e Nicole è stato molto influenzato da altre presenti, simboleggianti altrettanti affetti, come Paolo e Consuelo, che dovrebbero essere degli amici. Infatti, leggendo il libro si vedrà come l'amicizia possa condizionare Mirko, infatti la crisi potrebbe iniziare in due modi: o con Mirko che è attratto da Consuelo o in quanto l'amicizia con Paolo viene ritenuta dal ragazzo più importante della sua fidanzata. Ovviamente per scoprirlo non vi resta che leggere "Giochi del destino"! Come già detto, però, questo romanzo non è fine a se stesso e vuole anche mandare dei messaggi ai giovani, e in questo caso vuol dire che l'amicizia talvolta può essere anche più importante dell'amore (infatti, gli amori vanno e vengono, mentre i veri amici restano per sempre!), però bisogna sempre diffidare da coloro che cercano di allontanare le persone solo (o quasi per divertimento) o per futili scopi, perchè in questo caso è meglio di gran lunga un amore sincero. Ad esempio, Mirko e Nicole sono una bella coppia anche perchè sapevano essere amici e confidenti, ma questo dettaglio sfugge spesso alle coppie consolidate....

domenica 4 dicembre 2011

link diretto al libro

http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=610652

Lo sbocciare del loro amore

Come si è immaginato, da quando Mirko e Nicole si sono messi insieme, lei andrà molto spesso a trovarlo nel suo negozio, e la voglia di stare assieme crescerà giorno per giorno. E'una voglia profonda che farà estraniare entrambi i ragazzi dal resto del mondo.


"Mirko uscì dal negozio un momento, per prendere una boccata d’aria. Ma appena messo il naso fuori, notò con piacere (o dispiacere?) che venivano giù dei fiocchi di neve! Lo raggiunse Nicole, che si accostò a lui, lo prese sottobraccio e contemplò assieme a lui quello spettacolo meraviglioso. Per terra c’era già un tappeto bianco. Nicole era senza cappello, lasciando che quei pezzettini di acqua gelata le si depositassero sui fluenti capelli. Stava nascendo qualcosa di veramente speciale tra loro, qualcosa che era nascosto timidamente e che loro tenevano ancora segregato dentro, aspettando il momento giusto per farlo uscire."    (dal capitolo 10)

Parole di Mirko subito dopo il loro primo bacio...

“Era tanto tempo che non mi succedeva, di baciare, intendo; sai, Nicole, mi fai stare proprio bene, io ti conosco da poco, ma sento che… questo sentimento che provo per te non l’ho mai provato per nessun’altra finora, non so come tu sia riuscita a piombare nella mia vita, così all’improvviso, senza neanche avvisarmi, ma sento che hai fatto la cosa giusta, e potrebbe funzionare. Ci sono cose che non riesci a spiegare. Le senti e basta. E io ho sentito molto di te in questi ultimi giorni. Ti ho sentita sempre.” 
(dal capitolo 9)

martedì 29 novembre 2011

L'IMPORTANZA DELLE NUOVE ESPERIENZE

"Giochi del destino" è adatto ai giovani, in quanto i protagonisti principali sono ragazzi, ma anche agli adulti, in quanto è un libro che insegna a vedere le cose dal punto di vista dei giovani (cosa che, a mio dire, dovrebbe avvenire più spesso). I problemi adolescenziali sembrano banali, ma non è così. Infatti, i giovani sono pieni di speranze, ma anche di paure, proprio come in questo romanzo anche perchè è il periodo della maturità affettiva, che porta i giovani ad affrontare le prime esperienze, come il primo bacio e "la prima volta", che devono essere perfette sennò possono portare perlomeno brutti ricordi con sè. Nel libro, queste esperienze sono vissute da Mirko e Nicole in maniera totalizzante, piena di passione, ma anche di sentimento che è un connubio perfetto, ai tempi d'oggi quasi dimenticato, per esprimere semplicemente affetti e non per mostrarsi adulti nei confronti degli altri. Spesso, però, nell'età adolescenziale anche i grandi amori come quello di Mirko e Nicole vengono sottoposti a crisi e sofferenze: verranno superate?

Ora si baciano ...

Mirko fa una sorpresa a Nicole e va a prenderla a casa, per uscire insieme. Lei lo fa entrare, lo fa attendere qualche minuto, e quando torna, inaspettatamente, mettendo da parte ogni esitazione, gli dà un bacio fantastico. Riporto un pezzo di questo momento, godetevelo !


"Quello che stava pensando fino a quel momento fu cancellato all’istante, perché il respiro di lei ormai poteva già sentirlo sulla sua pelle, e lei, in tutta sicurezza, lo stava già baciando. Fu proprio con quel contatto morbido, che Mirko lasciò rilassare tutti i muscoli. Si abbandonarono lì, l’uno con la bocca su quella dell’altro, quanto bastò per captare i movimenti che l’altro faceva; Mirko sentì con piacere che il cuore di lei batteva all’impazzata, in perfetta sintonia con il suo, ma si sentì stringere così forte intorno al collo, che a un certo punto si dovette staccare delicatamente. Dopo qualche secondo, si riattaccò a lei, e continuò a baciarla, con una dolce passione che andava crescendo sempre di più."
(dal capitolo 8)

domenica 27 novembre 2011

Un passaggio a casa...

Mirko si offre di riaccompagnare a casa Nicole, incontrata all'uscita da scuola.

"Si incamminarono verso la Fiat Uno e Mirko le offrì un passaggio a casa. Per istinto, stava per prenderle la mano ma si fermò in tempo. Mentre erano in macchina, il ragazzo ogni tanto si girava verso Nicole, per studiare le espressioni che faceva e vedere dove guardava, ma lei sembrava che capisse questa intenzione e ricambiava le occhiate, sorridendogli educatamente. Come sapeva farlo bene! Quell’odore solito tipico dell’automobile, che a Mirko non piaceva per niente, con la presenza di Nicole era mitigato dal suo inconfondibile profumo delicato, che aveva percepito fin dalla prima volta che si era avvicinato a lei a meno di due metri  (il giorno al supermercato!).  Per non negarsi quel piacere, faceva delle lunghe inspirazioni, silenziose, altrimenti lei avrebbe capito; ma non se ne sarebbe accorta comunque, perché intenta a guardare fuori dal finestrino le strade del paese, per la maggior parte ancora a lei sconosciute." 
(dal capitolo 8)

venerdì 25 novembre 2011

I VALORI RAPPRESENTATI DAI PERSONAGGI

Questo romanzo è bello anche perchè ogni protagonista rappresenta un valore, un vizio o una virtù ed anche in questo il libro è molto ben articolato. Infatti, la coppia Mirko-Nicole rappresentano i valori positivi, mentre Paolo e Consuelo, pur avendo evidenti qualità, soprattuto fisiche, tendono a rapppresentare di più i vizi.
Mirko: rappresenta la tranquillità, la serenità anche nell'essere soli;
Nicole: indica il modo intendo con cui si vivono i sentimenti nell'adolescenza, cioè con la massima dolcezza e passione;
Paolo: è il simbolo del ragazzo che in fondo è un buono, ma che per farsi valere tende a far emergere la parte di sè più provocatoria;
Consuelo: è la classica ragazza bella e sensuale, che in generale non si fa molti scrupoli e che di sicuro avrà amicizie più maschili che femminili (ad esempio, Nicole non ha legato molto con lei).

DIFETTI E PREGI DEI PROTAGONISTI DEL ROMANZO

Mirko: molto riservato, ma dietro questa chiusura si nasconde una grande dolcezza d'animo;
Nicole: sensibile e dolce, ma anche orgogliosa;
Paolo: ragazzo nel complesso simpatico, ma che non si fa molti scrupoli, neanche nei legami affettivi;
Consuelo: bella, ma potrebbe sfruttare la sua bella fisicità in maniera anche un po' più dolce e non sempre così sfacciatamente e sensualmente;

domenica 20 novembre 2011

Il fascino di Consuelo...

Mirko è in classe. Si sta festeggiando il compleanno di Paolo. C'è tanto movimento e andirivieni e a lui tutto questo rumore dà un po'fastidio. Gli si avvicina Consuelo, la ragazza di Paolo, sfoggiando come sempre la sua incredibile bellezza da "panterona" sexy ...
Mirko si sente imbarazzato, poiché è difficile non sentirsi così vicino a lei...


" “Hai bevuto qualcosa?” chiese lei.
“Si, ho bevuto due bicchieri di Coca, ma quanta roba avete portato? Potrebbe sfamare un esercito intero, non una classe di ventiquattro persone!”
“Venticinque, ne hai dimenticato uno. Beh, sai com’è, Paolo vuole essere festeggiato a puntino. E io in modo particolare, cerco sempre di non fargli mancare nulla. Da tutti i punti di vista, naturalmente ...”  dal sorrisetto malizioso che aveva, Mirko capì bene a cosa alludeva. A quel punto Consuelo gli si fece più vicina, e Mirko poté subito notare lo sguardo vigile di Paolo, che li controllava da lontano. 
“Sai, ultimamente il mio ragazzo lo vedo un po’… freddino, e a me questo non va giù. Da quando è successa quella famosa sfuriata nel corridoio, sembra come si sia spento qualcosa. Forse ha un’altra, c’è da aspettarselo.”
Mirko rispose in tutta calma e serietà, anche se in realtà calmo non lo era per niente, viste le distanze ravvicinate della ragazza al suo viso, che gli permettevano anche di sentire il suo profumo. Essendo lui a sedere, e la ragazza in piedi ma col busto appoggiato al suo banco, l’occhio gli cadeva spesso sul suo seno prosperoso.  
“Ma … scusa, Consuelo, se provassi a parlare con lui di queste cose?”
“Ho paura di litigare; anzi non voglio litigare. Quando tentiamo di fare un discorso serio finiamo sempre per accapigliarci (a parole, naturalmente). Sai Mirko, ti guardavo prima mentre fissavi fuori dalla finestra, se quel babbeo di ragazzo potesse capire una volta per tutte che.…”  "   (dal capitolo 8)

sabato 19 novembre 2011

LA SCUOLA NEL ROMANZO

Nel romanzo, viene descritta anche la "componente scuola" dei due protagonisti, Mirko e Nicole. Entrambi frequentano il liceo scientifico, ma non nella stessa classe. Mirko è un ragazzo abbastanza svogliato, che prenderà il diploma con un voto non altissimo, dopo essere stato anche bocciato e dopo si dedicherà subito al lavoro. Gli piace molto, però, la parte della scienze che parla della botanica, infatti, come si scoprirà leggendo il romanzo, egli cura molte piante che ha. D'altronde, lui aiuta anche i suoi genitori nel loro negozio, quindi non ha molta voglia ma neanche troppo tempo per studiare. Nicole, invece, è una ragazza piuttosto studiosa e ha ereditato dalla madre insegnante la passione per le lingue straniere, anche se ha conseguito la maturità scientifca per volere del padre. Quindi, nonostante i due giovani sono molto simili per quanto concerne la sensibilità caratteriale, sono invece diversi e per questo "complementari" l'un l'altra.

giovedì 17 novembre 2011

QUANTO LE FAMIGLIE INFLUISCONO IN QUESTO ROMANZO NELL'AMORE TRA I DUE GIOVANI?

Come abbiamo visto, Mirko e la madre di Nicole, la signora Domini si sono conosciuti prima chei due ragazzi e l'impatto è stato positivo. Quindi, la donna si è comportata come un'amica nei confronti di sua figlia per sostenerla nel suo primo amore, senza mai intromettersi troppo, anzi: inizialmente è stata proprio lei a far capire a sua figlia che Mirko nasconde un animo buono sotto la sua corazza. Nicole è molto legata a sua madre perchè la ragazza ha perso suo padre, mentre Mirko ha con la sua famiglia un rapporto più distaccato, dovuto forse alla sua riservatezza. Il ragazzo non has quindi permesso di entrare i suoi familiari nelle vicende sentimentali, a parte sua sorella con la quale ha un rapporto esclusivo.

mercoledì 16 novembre 2011

Nicole per Mirko ...

"Chiusa che ebbe la sua porta di casa, Nicole rimase in piedi impalata per qualche decina di secondi. Sentì che respirava un po’ a fatica, perché il cuore le batteva all’impazzata, e ci volle qualche minuto prima che si calmasse. Aveva una sensazione strana, la stessa che aveva sentito alcuni notti prima mentre era a letto. Cos’era che la faceva agitare così?"
[.......]
"Si sedette a mangiare, pensando e ripensando ai giorni passati, all’incontro con quel ragazzo, e al pomeriggio che aveva appena trascorso con lo stesso ragazzo. Si mordicchiò le labbra un attimo e si vergognò per quello che stava pensando in quel momento, del pensiero che stava facendo su Mirko, sì, proprio su Mirko. Cosa non avrebbe fatto con lui se fosse ricapitata l’occasione!"  (dal capitolo 7)


Quello strano imbarazzo ...

Mirko e Nicole si rincontrano. Fanno i compiti insieme (anche se la voglia è poca). Iniziano a conoscersi meglio, e fra loro c'è un "non so che" di imbarazzo. Forse quel "non so che" entrambi, anche se non lo vogliono ancora ammettere, lo sanno eccome. Mirko nota la diversità della ragazza rispetto alle altre che conosce.


"Mirko notò i modi gentili e le maniere dolci e pacate con cui si esprimeva questa ragazza. Quelle che aveva conosciuto lui erano tutte ragazze dai modi di fare mascolini, sempre con parole volgari in bocca! E si vedeva poi che non era di quel paese, sembrava che quelli che abitavano lì avessero tutti gli stessi modi di fare, facessero tutti le stesse cose, erano come fatti con lo stampino. E a Mirko questo faceva orrore"

[.......]

"A questo punto Mirko si alzò dal divano e si diresse verso il tavolo dove era seduta Nicole, con il libro di scienze aperto. Era arrivato il momento di scusarsi:
“Senti, Nicole, lo so che avrei dovuto dirtelo prima, ma … naturalmente avrai già immaginato che mi dispiace per come ti ho trattata quel giorno nel mio negozio, e che figura ti ho fatto fare.. e che figura ho fatto anch’io, poi! Non ero in me in quel momento, credimi; forse ero un po’ stressato. E’ stata una pessima giornata quella. Spero che tu non porti ancora rancore. Se e quando tornerai, aspettati un trattamento coi fiocchi!” 
Nicole, del cui rancore in realtà non era rimasto un bel niente, lo guardò negli occhi, che nel frattempo si erano fatti più vicini, poi balbettò un attimo, e rispose:
“Ah... no … beh ... sì, effettivamente ci ero rimasta un po’male, ma... niente di non superabile! Ecco, puoi smettere pure di preoccuparti!” e sorrise, un sorriso aperto, confortante.
Mirko, rasserenato, fece lo stesso; stettero tre secondi a guardarsi, non sapendo cosa dire. Si rialzò lesto dalla sedia per tornare sul divano.
“Finisci di studiare, che ti porto nel negozio, e te lo faccio vedere per bene, in ogni suo angolo!”

(dal capitolo 7)

domenica 13 novembre 2011

I PERSONAGGI DESCRITTI IN UN'UNICA PAROLA O POCHE PIU'!

MIRKO: ribelle, introverso, spirito libero;
NICOLE: semplice esteriormente ed interiormente;
CONSUELO: bella ma non balla!!
PAOLO: bello e bastardo!

Che ve ne pare di queste descrizioni lampo?

sabato 12 novembre 2011

I SENTIMENTI E I MESSAGGI DEL LIBRO

Così come tutti i libri, anche quelli in apparenza più banali, trasmettono dei significati per i quali si dice che leggere un buon libro fa sempre bene. Infatti, "Giochi del destino" è un romanzo incentrato sui valori e dei sentimenti: l'amore, l'amicizia, la famiglia, le problematiche adolescenziali, appunto gli adolescenti che crescono all'insegna dei sentimenti, imparando a conoscere se stessi ma anche il mondo degli adulti, al quale si avvicinano senza non poche difficoltà. Tutto ciò, però, ruota attorno al vero protagonista: il destino.....


"Un buon libro è un buon amico..."

venerdì 11 novembre 2011

DIFFERENZE TRA PAOLO E MIRKO

Come abbiamo già detto, Nicole e Consuelo sono molto diverse tra loro, così come sono diversi i loro fidanzati, nonchè migliori amici da sempre, rispettivamente Mirko e Paolo. Possiamo dire che l'unica cosa che davvero accomuna i quattro è la bellezza estetica, che è comunque diversa per ognuno, in quanto la esprimono in funzione della loro personalità. Ad esempio, il carattere dei due ragazzi lo si può delineare anche dal modo in cui ognuno di loro vive i sentimenti, li vivono in maniera opposta, sono due amici che sono tali perchè complementari l'un l'altro in una sfera importante della vita: gli affetti. Infatti, Mirko vive gli affetti, le emozioni intensamente, dolcemente, come andrebbero vissute, mentre in Paolo c'è sempre un impeto, un'impulsività che crea scompigli anche con la sua ragazza, Consuelo. Questo è l'identikit sommario dei protagonisti maschili della storia: voi chi preferite?

DIFFERENZE TRA CONSUELO E NICOLE

Le due protagoniste femminili del romanzo, Consuelo e Nicole sono sicuramente entrambe giovani e belle, ma è evidente che qualcosa le contraddistingue, sia nella loro bellezza e sia nel carattere. Hanno tutt' e due belle personalità, ma che sono diverse e possono quindi piacere o no, a seconda dei gusti del lettore. Ad esempio, Consuelo ha una bellezza seducente, che si rispecchia anche nel carattere ribelle, un po' libertino, mentre Nicole è bella, ma è più "pura" nel mostrarlo e non si fa problemi a mostrare la sua grande sensibilità, timidezza, dolcezza, e perchè no, sicurezze. Mirko quale preferirà delle due? Quello che è certo è che per una volta l'apparenza rispetta anche la personalità delle ragazze.

giovedì 10 novembre 2011

MIRKO E NICOLE A CONFRONTO

Mirko e Nicole, oltre ad essere follemente innamorati, sono giovani e belli, come tutte le coppie hanno analogie e differenze, pregi e difetti. Le analogie stanno ovviamente nella sensibilità d'animo e nella purezza dei loro sentimenti. Tuttavia, mentre Nicole è più studiosa, Mirko pensa più al proprio mondo interiore, è più sognatore e in questo senso meno voglia di rendersi utile e responsabile, ma è comunque un bravo ragazzo. Queste sono soltanto alcune delle caratteristiche che hanno permesso ai protagonisti di innamorarsi l'un l'altro....

PAOLO E CONSUELO: DUE FIGURE IN APPARENZA SECONDARIE

Paolo è il migliore amico di sempre del nostro protagonista, Mirko, e Consuelo è la sua bellissima fidanzata. La loro storia va avanti tra alti e bassi, a dire il vero, ultimamente più bassi che altri. I due amici vivono la loro storia d'amore in parallelo con i protagonisti Mirko e Nicole. Questo può far intuire che se una coppia si lascia, lo farà anche l'altra: sarà così? Davvero gli amici possono infulenzare così tanto, anche i sentimenti più profondi?

nuova autrice!

Per il "pubblico" ancora molto ristretto del mio blog, annuncio che da oggi il blog ha una seconda autrice oltre la sottoscritta !

RECENSIONE DEL LIBRO" GIOCHI DEL DESTINO" (C.BUSANI)

Quante volte ci è capitato che una persona divenuta poi importante nella nostra vita, abbia avuto inizialmente un impatto non positivo su di noi? Bè, “Giochi del destino” narra appunto la storia di due giovani, Mirko e Nicole, conosciutosi casualmente e che attraverso i banali disguidi della vita quotidiana si sono poi scoperti follemente innamorati: un amore quindi in apparenza fortissimo e indissolubile, ma, come si sa, la vita e il destino pongono anche i più grandi amori di fronte ad ostacoli più o meno insormontabili….Riusciranno Mirko e Nicole a superarli? Per saperlo, non resta che leggere questo romanzo leggero, sentimentale, ma che in quanto tale lascia anche spazio a riflessioni… .

mercoledì 9 novembre 2011

In casa della signora Domini

La conoscenza "ufficiale" fra Mirko e Nicole, per opera della madre di Nicole.
Mirko un pomeriggio decide di andare a trovare la signora Domini, visto che lei gli aveva detto che le avrebbe fatto piacere se fosse andato a trovarla per fare due chiacchiere. La signora in casa non c'è, e ad aprirgli è la figlia Nicole. Iniziale diffidenza reciproca, poi pian piano, anche grazie alla madre, il ghiaccio si scioglie.


"Mirko si aspettava qualche altra parola dalla ragazza, ma in quel momento si sentirono i passi della mamma per le scale, e la chiave che girava nella serratura. Quando entrò, fu Mirko il primo a salutarla.
“Buongiorno signora, anzi, buon pomeriggio!”
“Che piacere vederti, Mirko! Sai, non me lo aspettavo di trovarti qui oggi. Pomeriggio senza impegni, immagino!”
“Non proprio, come vede è stato questo il mio impegno!”
Fu a quel punto che gli presentò ufficialmente sua figlia Nicole.
“Piacere.”  esclamò Mirko, mentre dava la mano a Nicole, pensando che tutto sommato si era fatto un’opinione sbagliata di lei; immaginava che, in fondo, le probabilità che fosse simpatica come sua madre c’erano. Nicole ricambiò il gesto, dopodiché parlò quasi sempre sua madre per lei, dicendo che si erano trasferite lì l’estate scorsa, che si trovavano bene, ma che dovevano ancora finire di ambientarsi (per quello ci sarebbe voluto un bel po’). Che Nicole frequentava la scuola Spallanzani; che amava tanto, oltre alle scienze naturali, le lingue straniere - questa passione gliel’aveva tramandata senza dubbio la mamma, che insegnava l’inglese!- "   (dal capitolo 6)

martedì 8 novembre 2011

Nicole

Descrizione fisica di Nicole

"Mentre parlava, gesticolava con le mani. Era una cosa che faceva sempre perché le veniva spontanea. L’aiutava a comunicare meglio. A dire quello che la voce non diceva. Anche gli occhi facevano la loro parte in questo ruolo: grandi, castani, espressivi fino al punto che vi si poteva quasi leggere quello che stava pensando in quel momento. Dal taglio sognante, come era lei, appunto; timida e sognatrice. I suoi lunghi capelli ricci, castani, le ornavano il viso grazioso e sorridente. Le gote arrossivano facilmente, e questo spesso suscitava la simpatia delle persone."   (dal capitolo 5)

sabato 5 novembre 2011

Nicole e la mamma ...

La signora Domini e sua figlia, Nicole, parlano del giorno del supermercato, e di Mirko.


"Nicole entrò in cucina e si mise ad apparecchiare la tavola. Accese il fornello e vi mise a bollire la minestra. Aspettando che bollisse, si mise a sedere accanto alla madre.
“Mamma, posso chiederti una cosa? Ma tu come fai a conoscere quel ragazzo che era al supermercato? Di cosa avete parlato?” si informò.
La signora Domini esitò un po’, incerta se raccontare il fatto, ma poi si sentì quasi obbligata, se no chissà che cos’altro poteva inventarsi in due secondi, e le raccontò della mattina dell’incidente.
“Poi però, per farsi perdonare, mi ha offerto una cioccolata al bar, hai presente il bar davanti al fruttivendolo?”  aspettò un suo cenno della testa,  “ecco, quello. Poi abbiamo chiacchierato un po’, del più e del meno, di quello che ci passava per la testa. E’ stata la prima persona con cui ho parlato da quando ci siamo trasferite, eccetto docenti, genitori, bimbi … il popolo scolastico insomma. E’ una persona gradevole. Sì … lo trovo gradevole.”
“Quindi è stato gentile. Perché a dire il vero , non ha l’aria molto simpatica.. cioè, voglio dire, questa è l’impressione che ha fatto a me.”
“Io non la penso come te, poi è un vero gentleman, come dicono in Inghilterra! Le ragazze, le deve trattare benino quello …” e sorrise."
(dal capitolo 5)

Nicole si chiede, non senza un po'di irritazione, per quale motivo quel ragazzo sconosciuto abbia trattato così poco delicatamente lei(in negozio) e con sua madre invece avevano conversato come vecchi amici e le aveva pure offerto da bere! Tipo strano ...

martedì 1 novembre 2011

Il secondo incontro con ...

Mirko si trova al centro commerciale "Le Ginestre" con sua sorella, sotto commissione della madre, per fare un po'di acquisti natalizi. Guarda caso, anche la signora Domini si trova lì, con la figlia. Si incontrano e parlano.
Quando si dice "come è piccolo il mondo"! Mirko ha potuto constatarlo proprio quel giorno, quando vede arrivare la figlia della signora Domini ...


"Quando si rivoltò vide che anche la signora Domini stava guardando in una direzione, da cui stava venendo a passo svelto una ragazza ricciuta, non molto alta. Aveva un’aria familiare; quando fu vicina alla madre, Mirko la poté inquadrare meglio. Ecco chi era! Era la ragazzina invadente del negozio, quella che stava facendo venire notte con i quattro pupazzetti! Quindi quella graziosa paperella era per la signora Domini! Che figura, era già la seconda volta in cinque minuti che Mirko voleva sotterrarsi, e si propose de non mettere più piede al supermercato per qualche giorno!
Rimasero lì due secondi a guardarsi in cagnesco, dopodiché Mirko, leggermente imbarazzato, chiese sottovoce alla signora Domini:
“Sarebbe … questa sua figlia?” 
“Sì … ma c’è qualche problema? Vi conoscete per caso?”
Mirko divenne quasi bordeaux; aveva voglia di fuggire. Che figura se sua figlia le raccontava l’episodio dell’altro giorno, e magari l’aveva anche fatto.
“No, mamma, veramente no … abbiamo preso tutto? No, mi sa che lo sciampo per me ce lo siamo scordate. Andiamo, dai!” Anche lei era imbarazzata."   (dal capitolo 4)

sabato 29 ottobre 2011

Nicole in negozio...

Mirko sta aiutando i suoi genitori nel negozio di giocattoli. Sua madre è impegnata con una ragazza, che deve comprare un pupazzetto da regalare alla mamma. Ma ce ne sono così tanti, e tutti così graziosi, che la ragazza sembra molto indecisa su quale comprare. E mentre cerca di decidere, fa commenti bizzarri e un po'ridicoli sui pupazzetti. Mirko nota la ragazza...


"Mirko intanto guardava la scenetta con la coda dell’occhio, e ascoltava cosa diceva la ragazza – era sconosciuta, ma l’aveva già visto da qualche parte, non si ricordava dove -. Alla frase della scimmietta, si lasciò sfuggire un risolino.
“Patetica”  pensò fra sé,  “una bambina di dieci anni ragiona più intelligentemente! Ma come si fa a perdere tanto tempo dietro tre pupazzi da quattro soldi?”  la ragazza se ne accorse, suo malgrado, e gli lanciò un’occhiataccia. Anche la mamma lo guardò male. Mirko arrossì un poco e continuò, anzi finse di continuare il suo lavoro, curioso di vedere che cosa avrebbe scelto la ragazza. Lui personalmente avrebbe scelto il tigrotto.
“Allora rimane la paperella, ma …”
A quel punto, Mirko sentì l’impulso di intervenire, perché quella scemetta stava mettendo in imbarazzo sua madre, e di questo passo a mezzanotte era ancora lì a decidere se comprare una tigre, un coniglio, una papera o una scimmia!
Allora si voltò verso la ragazza e si affrettò a dare il suo “consiglio”.
“Ecco, prendi la paperella, sono quindicimila lire, ciao ciao!”
Ma sentì un lieve risentimento subito dopo aver pronunciato la frase. Sua madre lo guardò stupita, con aria di rimprovero; gli occhi severi di suo padre lo fulminarono al di sopra degli occhiali. La ragazza si voltò, per vedere da dove era arrivato quel commento, restò un momento a bocca aperta, e replicò:
“Ma … tu che cosa vuoi?” Aspettava una risposta con la paperella e il tigrotto tra le mani.     Mirko si guardò intorno e, incerto se replicare, rispose:
“Sei qui dentro da venti minuti ormai …”
“ E allora? Mirko! Falla finita! Ma che ti prende?!”  protestò la madre."  
(dal capitolo 3)

venerdì 28 ottobre 2011

Paolo, migliore amico di Mirko, e Consuelo, ragazza di Paolo

"C’era la lezione di botanica, che a lui piaceva molto. Ma non ascoltava neanche una parola. Si voltò a guardare Paolo e Consuelo; stavano tanto bene insieme, e un po’ li invidiava. Beati loro! Si erano messi insieme l’anno precedente, avevano avuto qualche crisi, ma tutte cose passeggere, perché dopo ogni litigata uscivano più rinforzati di prima. E loro litigavano spesso come la pioggia in autunno. Già. Per alcune coppie vale il detto “chi si somiglia si piglia”, per altre invece “gli opposti si attraggono”. Non esiste una regola, se c’è l’amore. In quel momento si stavano scambiando degli appunti di storia dell’altro giorno. Lei aveva in bocca un lecca lecca che Paolo le aveva regalato quella mattina, comprato quando era al bar a far colazione con Mirko."   (dal capitolo 2) 

"Lui [Paolo] era un tipo molto estroverso, e spavaldo. Quello che non era Mirko. Essendo molto bello, aveva sempre avuto un grande successo con l’altro sesso. Era molto alto, con i capelli biondi, tenuti un po’ spettinati e spesso fissati con gel, gli occhi azzurri, e un fisico atletico. Faceva la sua bella figura!"


"Anche Consuelo era una bellissima ragazza, forse troppo, secondo i canoni di Mirko; lui preferiva quelle acqua e sapone. Aveva dei bei capelli neri, lisci, lunghissimi, che le arrivavano poco sopra il fondoschiena (in molte ragazze glieli invidiavano!), due occhi castani dal taglio orientaleggiante, su uno sfondo di carnagione olivastra.
Alta e molto magra, aveva un fisico adatto per fare la ballerina o la modella. Sempre truccata. E amava portare i tacchi. Paolo, in fondo, aveva le sue buone ragioni per essere geloso, con quel pezzo di fanciulla che si portava appresso! A dire il vero, non stava simpatica a tutti, forse a primo impatto poteva sembrare una snob che si dava delle arie, ma chi la conosceva meglio scopriva altre qualità. Per esempio, la sua fedeltà e sincerità."
(dal capitolo 3)

Ecco presentati due personaggi della storia appena iniziata, molto diversi, come personalità e carattere, da Mirko. Anche loro nella storia avranno un proprio ruolo e si faranno "sentire". La storia fra Paolo e Consuelo a un certo punto, dopo continui screzi e litigi, andrà in crisi; si rimetteranno insieme? Lascio nel dubbio ;-) 

mercoledì 26 ottobre 2011

Mirko e Carlotta...

Mirko si trova in teatro, fra il pubblico seduto in platea, per assistere al saggio di chitarra di Melania (la sorella quasi quattordicenne, vi ricordate?) E'molto emozionato, non credeva che sua sorella possedesse tutto quel talento, era stata bravissima! Dopo l'esibizione, si accorge che nel luogo è presente anche... Carlotta, la sua ex e prima fidanzata, di qualche anno prima. Che effetto gli farà rivederla?


"L’aver rivisto la sua ex ragazza, la sua prima ragazza, la prima persona che lo aveva amato, aveva fatto affiorare in lui tanti ricordi e gli aveva messo addosso una voglia di amare e ricevere amore. Non sapeva se gli piaceva ancora Carlotta, ma una cosa era certa: aveva voglia di innamorarsi ancora, di provare ancora quel sentimento così forte che è l’amore, che quando ti prende non capisci più niente, e per Mirko, che esternamente sembrava così razionale, l’amore era tutto, per la sua ragazza si sarebbe anche buttato dal ponte di Brooklyn. Che effetto gli aveva fatto Carlotta? Mah! In fondo, se doveva essere sincero, in questo periodo in cui non si erano visti, lui non aveva pensato molto a lei. Era stato solo il rivederla che gli aveva messo qualche dubbio a riguardo." 
    (dal capitolo 2)


Riflessioni sulla signora Domini...

"Non aveva raccontato ai suoi genitori dell’incontro dell’altro giorno, perché in fondo non era tenuto a raccontare tutto. Comunque gli aveva fatto molto piacere conversare con quella signora, aveva un’aria particolare, doveva essere di sicuro una brava maestra, e una brava mamma; severa, ma giusta. E poi aveva notato che lo guardava in un modo strano mentre parlava, come se volesse…studiarlo. Chissà, poveretta, quanto doveva aver sofferto quando era morto suo marito. E la figlia! Anche per lei doveva essere stato un brutto colpo. Ma aveva preferito, per rispetto, non domandare altre cose in merito. Si accontentava di ciò che gli aveva detto lei, giustamente, e gli bastava."
(dal capitolo 2)

martedì 25 ottobre 2011

La signora Domini

La signora Domini non fa una buona impressione a Mirko. Ha uno sguardo severo, indagatore, di certo questo non alleggerisce lo stato d'animo del povero Mirko, ancora scosso e tremendamente in colpa per l'incidente che per un pelo si è evitato. Stava per investire una persona!

" La signora parlava con uno spiccato accento milanese, e Mirko vi riconobbe una certa familiarità, anche se in quel momento non sapeva a dire il vero a chi associare quella parlata. Era piuttosto bassa di statura, portava due occhiali spessi, i suoi capelli erano color mogano (quanto amavano le donne tingersi i capelli a quell’età! Avevano questa fissa dei capelli bianchi …), sul capo indossava un capello bordeaux di lana, sulle ventitré, e sulle spalle portava uno scialle, che al solo guardarlo a Mirko provocava un senso di piacevole calore, di cui aveva non poco bisogno in quei freddi giorni autunnali. Un’altra cosa che il ragazzo notò, fu il rossetto di un colore rosso vivo, che lui personalmente giudicava troppo vistoso. Non gli piaceva."
(dal capitolo 1)

Nonostante la prima impressione però, e questo "scontro" spiacevole, ben presto si accorge che la signora non è poi così male, e pian piano tra i due si rompe il ghiaccio, e si instaura una piacevole conversazione, come fra due conoscenti. Si può dire che Mirko non ha molte occasioni di instaurare dialoghi "normali" con le persone che gli stanno intorno! Coi suoi pochi amici più che altro scherza, coi suoi genitori si arrabbia solamente ...

L' "incontro-scontro" con una signora...

Una solita mattina come tante altre. Mirko esce per andare a scuola, con la sua auto. Ma la sua testa è sovraffollata di pensieri, tanto più che ogni mattina prima di uscire si trova a dover discutere con suo padre, per qualsivoglia motivo, anche il più insignificante. Pensa ai rimproveri di suo padre e alle varie raccomandazioni noiose dei genitori, al negozio dove dovrà lavorare il pomeriggio, al fatto che lui lì dentro lavora parecchio ma quanto a retribuzione... non è messo molto bene! 
Tanto che non si accorge che ...


" Mentre guidava, si fermò di colpo, inchiodando i piedi sul freno che stridettero in modo sgradevole: davanti a lui poté vedere il viso terrorizzato di una signora, vestita in modo elegante, che stava attraversando la strada sulla sua bici - giustamente, poiché Mirko non si rese conto subito che la precedenza era della signora!- e bastò un secondo, il tempo di quell’ inchiodata, per farle andare il cuore in gola e mettere a repentaglio la sua salute, se non addirittura la sua vita.
Accidenti a quei suoi pensieri che l’avevano distratto! Adesso come faceva a scusarsi? Ecco, quel lunedì mattina era iniziato nel peggiore dei modi, e lui, essendo molto intuitivo, l’aveva immaginato.
“Sono … mortificato! Stavo guidando e…non ho visto lo Stop… sono veramente mortificato! Non so cosa dire … avevo la mente immersa nei miei stupidi pensieri … ma quando si è in macchina bisogna pensare solo a quello, lo so … mi sono distratto! Se vuole posso …”
La signora, quando si riprese dallo shock, rispose:
“Ah, lasci perdere, giovanotto! Ormai lo sbaglio è fatto. Per fortuna io sono ancora viva, e lei si risparmia la galera! Se si fosse fermato appena pochi centimetri dopo chissà a quest’ora dove mi trovavo! Faccia più attenzione la prossima volta! Voi giovani sembra che guidiate pensando a tutt’altro, certe volte. Il problema, è che vi danno in mano quella patente troppo facilmente!”
“Le ripeto che mi dispiace! Stamattina infatti non avrei dovuto prendere la macchina, perché a dire il vero sono un po’ addormentato …”
(dal capitolo 1)

venerdì 23 settembre 2011

Mirko

E questa è invece la descrizione di Mirko. 

"Anche il fratello, pur con i suoi difettucci, non lasciava indifferente l’universo femminile! Alto un metro e ottanta circa, fisico asciutto, con pochi muscoli piazzati al punto giusto, due grandi occhi color nocciola, capaci di sguardi profondi, i capelli nerissimi, corti, divisi da una riga spostata sulla destra, che terminava davanti con un ciuffetto sulla fronte; mossi, e per questo li teneva spesso “a bada” con una fascia. Le sue labbra carnose, quando sorrideva mostravano dei denti perfetti e bianchissimi. Merito dell’apparecchio dentale che aveva dovuto portare da piccolo. A Mirko però non piaceva granché sorridere a trentadue denti - il classico sorriso aperto -, ma preferiva mostrare un sorrisetto quasi trattenuto, un po’ per timidezza, un po’ per non mostrarsi troppo “divertito”. Ma ciò che si poteva considerare il suo punto di forza era un piccolo neo tra il labbro superiore e la narice sinistra. I nei, come si sa, caratterizzano le persone." 
(dal capitolo 1)


Mirko è un ragazzo come tanti. Fisicamente, non si può dire che sia un Richard Gere, ma neanche un Frankenstein! E'un bel ragazzo, che piace, che riscuote successo, nei canoni. Paolo ... Paolo invece .... beh ma di Paolo parleremo più avanti, non c'è fretta! Il carattere di Mirko: è un ragazzo dotato di una grande sensibilità. Pensa molto, è riflessivo. E'dotato anche di autoironia, che lo porta a non prendersi troppo sul serio. Gli piace scherzare e ironizzare sulle situazioni. Non è in genere molto propenso però alla compagnia e alle risate, è piuttosto riservato e serio. Stare da solo anche non gli dispiace.
Mirko appare alquanto ... annoiato da tutto ciò che lo circonda. Ciò che lo "schiaccia" è la monotonia del suo trantran quotidiano, i suoi genitori che lo pressano, il negozio dove deve lavorare, malgrado la mole di studio che ha al liceo. Lo studio poi non è proprio il suo forte ...
Ciò che forse gli può mancare è la presenza di una ragazza, che lo stimi e lo ami, per quello che è. Arriverà questa ragazza? 

Mirko e ... sua sorella

Mirko ha diciannove anni. Vive con i genitori, che possiedono un negozio di giocattoli, e sua sorella Melania. Melania è un personaggio che ha riscosso parecchio successo da parte di alcune persone che lessero il romanzo agli albori, inedito. E questo mi ha sorpreso (piacevolmente). E' piaciuta molto forse perchè è un personaggio divertente, fresco, e rappresenta lo stereotipo della ragazza nella prima adolescenza (ha quattrodici anni) alle prese con le prime cotte, i problemi legati ai cambiamenti "anomali" del corpo che proprio non si vogliono accettare ... L'acne l'ho avuto, e ne porto i segni tuttora anch'io ! Brutta bestia ... Ecco la prima descrizione di Melania.

"Era severo con sua sorella, nonostante le volesse un bene dell’anima. Melania aveva quasi quattordici anni, ma era così alta e ben fatta che chi non la conosceva poteva dargliene anche qualcuno in più. Capelli lunghi e biondo scuro, un poco mossi, che teneva spesso sciolti e che le ornavano un viso bello, ma leggermente intaccato dall’acne - quell’età, si sa, è micidiale per alcune ragazze!-, un grazioso viso ovale, un naso un po’ all’insù, due occhi castani con un taglio allungato e sognante e la bocca piccola, ma carnosa. Aveva uno sguardo dolce, e un po’ furbo. Le sue dita curate, con le unghie lunghe e perennemente smaltate, aveva la mania di passarle sempre in mezzo ai capelli, che erano la sua passione. Maniaca del trucco e della moda, non si perdeva mai un’occasione per farsi bella e impiastricciarsi quel suo viso candido con fondotinta, matite, rossetti e mascara, perché così diceva che copriva quell’ “orribile morbillo” che aveva in faccia, e così i ragazzi le si sarebbero avvicinati meglio."
(dal capitolo 1)

mercoledì 21 settembre 2011

Il "segreto" di Mirko e Nicole ...

"Giochi del destino" è la storia di un amore intenso, travolgente, tenero ma al contempo passionale, ma breve, fra due ragazzi . Mirko è il protagonista; si può dire che la storia è incentrata su di lui. Nicole è la coprotagonista, però bisogna dire che anche lei in molte parti del romanzo diventa protagonista assoluta. L'ho intitolato così perché il titolo esprime proprio quello che succederà ai due ragazzi. Il destino a volte riserva delle sorprese, fa dei giochi, degli scherzi, che nessuno si aspetterebbe, e che nessuno penso vorrebbe. Ma purtroppo succede.
Nella prima parte della storia e fino a oltre la metà , ci si gode questa storia bella, pulita e quasi perfetta, che in fondo nient'altro sarà che un'illusione. Perché fra Mirko e Nicole ci sarà un segreto, che si rivelerà soltanto verso la fine.

pubblicherò degli estratti nel mio blog ...

Ovviamente leggere il libro è TUTT'ALTRA COSA rispetto all'anteprima, neanche a dirsi, ma è certo che in questa breve anteprima sono riuscita ad accennare "all'ingrosso" ciò che accade nella vicenda, rimanendo sempre sul vago. Ricordo che l'anteprima, lo dice la parola stessa, deve soltanto ANTICIPARE ciò di cui parla il romanzo. Il bello, il VERO, lo si vive leggendo le pagine del romanzo. Cosa succederà fra Mirko e Nicole, i protagonisti? Chi dei due soffrirà, o soffrirà di più? Chi dei due tradisce l'altro? Non vi dico subito di acquistare il libro per saperlo, se no "me mannate" subito a quel paese, eheh ;-) e questo blog non servirebbe quindi a granché, quindi ciò che intendo fare è di pubblicare qualche estratto del libro su questo blog neonato, con eventuali relativi commenti e riflessioni, in modo che si possa subito entrare "nel vivo" della vicenda. E lo stesso farò con l'inedito "In compagnia di Penna e Camilla".
Alla prossima !

ps questo blog non intende solo fare pubblicità dei miei libri, ma vuole essere come un "forum" culturale (che non spaventi la parola "culturale"!) dove ognuno può intervenire. E non è aperto solo a chi ha letto ed apprezzato i romanzi ma anche a chi è curioso di sapere qualcosa della vicenda, dei personaggi ecc. Mi piacerebbe instaurare con gli iscritti una relazione da "salottino", sarà dura, lo so, riuscire ad avere tanti iscritti ma prima o poi ci riuscirò.

anteprima di "Giochi del destino"

Pubblico qui l'anteprima che ho scritto per Giochi del destino, che ho pubblicato anche su ilmiolibro.it nella presentazione del libro e sul libro stesso.

"Autunno di fine anni Ottanta.Da un incontro casuale, le vite di due ragazzi sembrano essere destinate a percorrere insieme un lungo cammino.Forse è stato proprio il destino che ha voluto che il diciannovenne Mirko e la diciottenne Nicole si incontrassero, nel negozio di giocattoli dei genitori di Mirko, dove lui lavora, e che tra loro nascesse, di lì a poco, dopo un'iniziale antipatia reciproca, un amore travolgente, tenero, appassionato, ricco di speranze e dolci promesse per il futuro. Mirko e Nicole vivranno le intense emozioni che caratterizzano il periodo iniziale di una storia d'amore quasi perfetta, dal primo bacio e le prime effusioni, fino alle prime incomprensioni di coppia.Una storia in cui qualunque giovane si può riconoscere.Importanti nella storia anche i ruoli di una coppia di loro amici, compagni di scuola, e la cui storia scorre parallela a quella dei protagonisti. Ma così come unisce solidamente, il destino può anche dividere, certe volte.Ma la colpa non è di nessuno.E Mirko e Nicole si troveranno, non senza sofferenze, a intraprendere due strade diverse."

Come sono nati i miei due lavori ...

"GIOCHI DEL DESTINO" è il mio primo romanzo. L'ho scritto fra il novembre 2005 e il maggio 2006 (cacchio già quasi sei anni son passati!), l'ho mandato a più case editrici, e parecchie mi hanno ricontattato per fare un contratto di pubblicazione. Io ho accettato con quella che mi attirava di più, ma devo dire che non sono stata molto soddisfatta. 1 perchè ho dovuto acquistare per mio conto un c... cioè una marea di copie, che, non avendo molti amici, parenti e conoscenti, ho fatto molta fatica a distribuire, anche perchè chi te lo prendeva (era gratis per loro eh...) era come ti facesse proprio un piacere, 2 perchè tutti i soldi spesi per queste cavolo di copie (il prezzi di copertina era poi altissimo per una scrittrice esordiente) speravo che almeno in parte mi tornassero indietro con delle vendite ma purtroppo non è stato così, le vendite sono state contate e quindi i soldi finiti nel ces... ecco va bene, ma del resto se non tentavo, come facevo a sapere se avrei guadagnato ??
E quindi il libro diciamo era rimasto "in sospeso".
Poi arriva la stesura di un secondo romanzo, da me intitolato  "IN COMPAGNIA DI PENNA E CAMILLA". Questo mio secondo lavoro non l'ho scritto "di getto" come il primo, ma in più riprese e fasi. Ho incominciato nell'estate del 2007, poi sono arrivata fino al capitolo 8, l'ho lasciato lì, causa impegni di studio con l'università ecc, l'ho continuato nell'estate 2008 fino al 10, e poi l'ho ripreso addirittura nell'ottobre dell'anno scorso, per finirlo del tutto in aprile. Non perchè non mi piacesse quello che stavo scrivendo, anzi ;-) ) ma perchè in due anni e qualche mese forse non ho più avuto l'ispirazione per scrivere. Ma l'importante è che prima o poi mi sono rimessa lì, l'ho fatto e non solo detto, e mi sono impegnata per giungere al termine delle storia! (che sapevo già tra l'altro come sarebbe andata avanti e finita). Va bene. Finito Penna e Camilla (ma chi so' Penna e Camilla? Si scoprirà poi!) ho ripreso in mano il primo romanzo, risoluta, l'ho revisionato tutto, corretto, tagliato qua e là, e l'ho pubblicato tramite un sito di autopubblicazione, www.ilmiolibro.it, almeno qui non ci sono costi e si pagano solo le copie che ordini, visto che non dispongo di grandi finanze purtroppo, anzi. Se l'avessi conosciuto prima sarebbe stato molto meglio. Così il libro è in vendita lì (non da altre parti). Il secondo? Sto finendo di controllarlo e poi gli faccio fare la stessa "fine" del primo, ahah ! ;-)

benvenuto...a chi c'è !

Benvenuti a tutti. Anzi, più che a "tutti", mi conviene per ora scrivere "benvenuti ai pochissimi che stanno leggendo il mio messaggio di benvenuto", in quanto questo blog è stato appena creato dalla sottoscritta, e per ora solo la sottoscritta lo conosce :-) Sì sì, sono proprio io, una sfigata che ha creato un blog non su una cosa "in" o su un personaggio famoso che "acchiappa", bensì sui miei primi due ROMANZI che ho scritto _ ne verranno altri in futuro? Certo, sto già pensando a un terzo. Ma scrivere un romanzo è bello sì ma non è cosa semplice ;-) _
Il mio scopo nell'aver creato questo mio nuovo spazio è quello di far conoscere ed apprezzare il più possibile, attraverso la rete capillare di Internet, le mie due opere, che non mi è stato facile creare, farne conoscere i temi e il contenuto, i personaggi ecc, in modo che, pian piano, sempre più persone siano interessate a leggerle per intero e quindi acquistarle. Lo scopo è il guadagno personale, beh perché cosa pensavate?? ;-)
La mia è solo un'utopia? Forse... ma del resto, se non si ha qualcosa in cui credere, l'è dura vivere ... ed io nelle mie potenzialità CI CREDO !!!
Va bene, per ora basta così.